Soddisfatto il presidente della Regione, Nello Musumeci, che dopo il voto si è detto "lieto che anche la Sicilia si sia espressa positivamente sulla richiesta di referendum di riforma della Giustizia. L’Ars ha appena approvato, con convinzione, la richiesta sui sei quesiti in merito. Si fa così più breve il percorso che porterà al pronunciamento della Corte di Cassazione
Mancano solo le verifiche della Corte di Cassazione e il via libera della Consulta, ma con l’approvazione del Consiglio regionale siciliano si è raggiunto il numero di amministrazioni favorevoli a indire il referendum proposto da Lega e Radicali sulla riforma della giustizia. L’ok dell’aula palermitana è arrivato dopo il primo passo compiuto a metà luglio dal Consiglio lombardo, poi seguito da quello del Veneto, del Friuli-Venezia Giulia e dell’Umbria. I rappresentanti siciliani hanno così dato l’ok alla richiesta per tutti e sei i quesiti proposti: abolizione della legge Severino (36 sì), limiti della custodia cautelare (36 sì), separazione delle carriere dei magistrati (38 sì), revisione dei meccanismi di valutazione dei magistrati (38 sì), responsabilità civile dei magistrati (38 sì) e la composizione del Csm (38 sì).
Soddisfatto il presidente della Regione, Nello Musumeci, che dopo il voto si è detto “lieto che anche la Sicilia si sia espressa positivamente sulla richiesta di referendum di riforma della Giustizia. L’Ars ha appena approvato, con convinzione, la richiesta sui sei quesiti in merito. Si fa così più breve il percorso che porterà al pronunciamento della Corte di Cassazione. Io stesso, come esponente politico del centrodestra, nei prossimi giorni mi recherò nei punti predisposti per la raccolta delle firme, sottoscrivendo la richiesta di referendum per una Giustizia più giusta”.