L'utile si confronta con il rosso da 700 milioni del primo semestre 2020. Nel periodo mobilitati 11,6 miliardi "a beneficio di imprese, infrastrutture, pubblica amministrazioni"
Nel primo semestre il gruppo Cassa depositi e prestiti è tornata all’utile con guadagni per 1,4 miliardi di euro che si confronta con la perdita di 7oo milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Controllata all’ 83% dal ministero del Tesoro, e per la quota rimanente dalle fondazioni bancarie, Cdp è la cassaforte delle partecipazioni pubbliche nonché braccio operativo del Mef sui mercati. In portafoglio ci sono, tra l’altro, il 26% di Eni, il 35% di Poste, il 31% di Snam ,il 71% di Fincantieri, il 9% di Telecom Italia.
Cdp gestisce il risparmio postale degli italiani. A tal proposito il gruppo comunica che nei primi sei mesi dell’anno la raccolta si attesta a 386 miliardi di euro, in crescita del 2% rispetto al dato di fine 2020. In particolare, la raccolta del risparmio postale è stata pari a 279 miliardi di euro, “in aumento rispetto a fine 2020 (+2%) grazie alla raccolta netta positiva registrata nel semestre (+2,9 miliardi di euro) ed agli interessi maturati a favore dei risparmiatori”. La raccolta da banche e clientela è “pari a 86 miliardi di euro, in aumento rispetto a fine 2020 (+4%) principalmente per la crescita dei depositi dalle società controllate e della raccolta derivante da operazioni di tesoreria” La raccolta obbligazionaria è stata “pari a 20 miliardi di euro, in lieve riduzione rispetto all’anno precedente (-3%) per effetto delle scadenze registrate nel semestre, che hanno più che compensato la nuova emissione social da 500 milioni di euro a supporto delle pmi e mid cap italiane localizzate nelle regioni del Sud Italia”.
Nel primo semestre 2021, si legge nella nota, “sono state mobilitate risorse a beneficio di imprese, infrastrutture, pubblica amministrazione e cooperazione Internazionale per 11,6 miliardi di euro a livello di gruppo e 11,5 miliardi di euro a livello di Cdp spa, in crescita rispetto al primo semestre 2020, anche grazie a 5,2 miliardi di euro di rifinanziamento di mutui Mefalle Regioni (pari a 0,7 miliardi di euro nel primo semestre 2020)”.Le risorse mobilitate sono aumentate del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.