Dalla Francia, che è tornata a superare la soglia dei mille pazienti ricoverati in terapia intensiva, arrivano nuovi dati che marcano ancora una volta la differenza tra vaccinati e non vaccinati malati di Covid-19. Le evidenze sono state sviluppate dalla direzione di ricerca, studi e valutazione delle statistiche (Drees), citato da Le Figaro, e prende in considerazione i ricoveri causa Sars-Cov-2 fra il 31 maggio e l’11 luglio. Delle persone entrate in ospedale, l’85% non era vaccinato e in un altro studio dello stesso istituto l’80% dei contagiati fra il 28 giugno e il 4 luglio risultava non vaccinato.
Il Drees ha diviso i ricoverati in quattro classi a seconda che fossero non vaccinati, vaccinati con una sola dose da meno di 14 giorni, una sola dose da oltre 14 giorni o due da meno di sette, completamente vaccinati. Nel periodo considerato, fra gli oltre 6700 ricoverati in corsia e 1700 in terapia intensiva, rispettivamente l’84 e l’85% appartenevano alla categoria dei non vaccinati. Solo il 7% dei pazienti, anche in terapia intensiva, era completamente vaccinato. Considerando lo stesso lasso temporale, i morti sono stati 926, di cui 720 non vaccinati. Solo l’11% dei deceduti era completamente vaccinato. Infine lo studio sottolinea come la recente ripresa dei ricoveri sia dovuta soprattutto ai non vaccinati. In media fra il 5 e l’11 luglio, vi sono stati al giorno 50 ricoverati non vaccinati e sei vaccinati. Nello stesso periodo la media giornaliera dei ricoveri in terapia intensiva è stata di 15 non vaccinati e un immunizzato.
Ricoveri in terapia intensiva e vaccini – Intanto in Francia, secondo i dati di Public Health France, è stata di nuovo superata la soglia dei mille pazienti gravi di Covid-19 ricoverati in terapia intensiva, mentre il numero giornaliero di nuovi contagi registrato il 29 luglio era superiore a 25mila. I reparti di terapia intensiva contano 1.015 pazienti, rispetto ai 992 di mercoledì e agli 868 di una settimana fa, con 91 nuovi ingressi tra mercoledì e giovedì. Questo indicatore era sceso sotto la soglia di mille dopo il 6 luglio (1.032 pazienti), prima di iniziare a salire lentamente. In lieve aumento anche il numero dei ricoveri, con 7.236 pazienti giovedì contro 7.208 mercoledì e 501 nuovi ricoveri dal giorno prima. La malattia ha ucciso 29 pazienti in 24 ore portando il totale dei decessi a 111.795 dall’inizio della pandemia. Sul fronte vaccinale, dall’inizio della campagna alla fine del 2020, 41.674.094 persone hanno ricevuto almeno un’iniezione (ovvero il 61,8% della popolazione totale) e 34.758.961 persone hanno ora un programma vaccinale completo (ovvero il 51,6% del totale popolazione), ha affermato in una nota la Direzione generale della Sanità.