Sono milioni i turisti che arriveranno – e sono già arrivati – in Grecia in questa estate, ma la diffusione della variante Delta, che ha innescato un importante aumento delle infezioni a luglio, sta mettendo a rischio la prosecuzione senza intoppi della stagione, specie a Mykonos, Ios e in altre 13 isole. L’allerta è scattata ieri, quando il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha contrassegnato le isole greche dell’Egeo meridionale in rosso scuro sulla sua mappa Covid-19 dopo un aumento delle infezioni, sconsigliando i viaggi non necessari. Atene ha deciso di inviare più agenti di polizia per intensificare i controlli anti-Covid, soprattutto nei locali frequentati dai più giovani. Nel dettaglio, sono stati inviati 186 poliziotti a Mykonos, rispetto ai 56 dell’anno scorso, mentre altri 30 agenti sono stati dispiegati a Ios.
Il viceministro della Protezione civile, Nikos Hardalias, ha riferito che le due isole sono “a un passo” da nuove restrizioni, mentre preoccupa anche la situazione nelle isole di Zante, Tinos, Lefkada, Santorini, Paros e Rodi. I timori riguardano soprattutto gli imprenditori locali che non rispettano le misure sanitarie volte a frenare la pandemia. “Mentre gli hotel e i locali per famiglie stanno implementando diligentemente i protocolli, c’è più congestione di quanto vorremmo vedere nei bar, specialmente tra il pubblico più giovane”, ha detto al Guardian il ministro del Turismo greco Haris Theoharis.
Ed è proprio nei giovani tra i 20 e 30 anni che i tassi di infezione sono aumentati in Grecia, dove il turismo rappresenta quasi il 25% del Pil, e per le isole dell’Egeo è un settore vitale per riprendersi dalla crisi economica dovuta alla pandemia. La stagione estiva del 2021 è iniziata con il piede giusto per il Paese, dove gli arrivi sono aumentati del 130% rispetto allo scorso anno, quando c’è stato un calo dei visitatori del 75%. Il mese scorso, gli ingressi per le vacanze sono aumentati di “più del 400% rispetto a giugno dello scorso anno”, ha riferito ancora Theoharis.
Ma con la contagiosa variante Delta sempre più diffusa, aumentano le sfide per cercare di contenere le infezioni senza pregiudicare la stagione turistica, iniziata dopo che le autorità greche hanno promosso le isole come Covid-free. All’inizio di luglio, le autorità sono state costrette a imporre un coprifuoco e un divieto di musica a Mykonos, dopo che i tassi di contagio sono saliti alle stelle. Mercoledì, il ministro della Protezione dei cittadini Michalis Chrisochidois ha avvertito che è solo questione di tempo prima che vengano imposte restrizioni simili su Ios. “Ora c’è il pericolo concreto che l’isola venga chiusa”.
Sono diversi i Paesi che stanno facendo i conti con la Delta in Europa, e molti Stati hanno già varato, o stanno valutando, nuove contromisure per evitare il peggio di fronte alla crescita dei contagi. Per ridurre i rischi, la Germania ha annunciato che a partire dal primo agosto per entrare nel Paese sarà necessario presentare un test Covid negativo, eccetto per chi può dimostrare una vaccinazione completa, l’avvenuta guarigione e i bambini sotto i 12 anni. E il Regno Unito – dove sono tornati a scendere sotto quota 30mila i nuovi contagi giornalieri – ha confermato che chi viaggia dalla Francia verso l’Inghilterra resterà per ora escluso, anche se vaccinato, dall’esenzione della quarantena decretata a partire dal 2 agosto per chi, provenendo dal resto dell’Ue (Italia compresa) e dagli Usa, abbia ricevuto la doppia dose. L’obiettivo dei governi è quello di scongiurare nuove emergenze sanitarie e lockdown di fronte a una variante che causa un’infezione più grave di quelle scoperte in precedenza e si diffonde facilmente come la varicella. A confermarlo è la massima autorità sanitaria federale statunitense Cdc, che ha chiesto a Washington di riconoscere che ora “la guerra è cambiata”.