Scarlett Johansson è la protagonista di Black Widow, il film basato sul personaggio di Natasha Romanoff dei fumetti Marvel Comics. Secondo il Wall Street Journal, l’attrice ha fatto causa alla Disney. Il motivo? Il suo contratto sarebbe stato violato con l’uscita in contemporanea del film sia nelle sale cinematografiche che sulla piattaforma streaming Disney+.
Nell’azione legale l’attrice sostiene che gli accordi con la Marvel Entertainment prevedevano l’uscita in sala esclusiva e il suo compenso era basato, in larga parte, sulla performance del film al botteghino. Dunque sarebbe stato impedito all’attrice di trarre tutti i benefici del contratto.
“Non è un segreto – ha dichiarato l’avvocato della star John Berlinski – che la Disney stia rilasciando film come Black Widow direttamente su Disney+ per aumentare gli abbonati e quindi aumentare il prezzo delle azioni della società e che si nasconda dietro il Covid-19 come pretesto per farlo”. E ancora: “Ma ignorare i contratti degli artisti responsabili del successo dei suoi film a favore di questa strategia miope viola i loro diritti e non vediamo l’ora di dimostrarlo in tribunale”. Inoltre, secondo il Washington Post, l’attrice sarebbe in cerca di una somma a titolo di risarcimento per “presunte mancate entrate dovute alla disponibilità del film sulla piattaforma Premier di Disney Plus”.
In ballo ci sono somme stellari. Infatti il film ha incassato 218 milioni di dollari nel primo fine settimana. Gli al botteghino sono però diminuiti drasticamente. La Disney ha replicato sostenendo di aver “adempiuto pienamente” al suo contratto. “Non esiste giustificazione di alcun tipo per questa causa; è particolarmente triste e dolorosa nel suo insensibile disprezzo per gli orribili e prolungati effetti della pandemia di Covid-19“, ha anche aggiunto un portavoce della multinazionale statunitense.