di Lucia Borroni
Da quando gli orsi trentini, prima M49 e poi M57, sono stati rinchiusi in pochi metri quadri di cemento al Casteller, sono state presentate alla Procura di Trento numerose denunce per maltrattamenti nei confronti della Provincia Autonoma di Trento. Le denunce sono basate sulla relazione dei Carabinieri del Cites, che l’allora Ministro Costa aveva mandato ad ispezionare la struttura del Casteller. La prima delle tante è stata presentata a settembre. Sono ormai passati ben più di sei mesi, e tutto tace. Inerzia.
Il giovane orso M57, catturato dopo un episodio mai perfettamente acclarato, è stato imprigionato su ordine comunicato a voce dal presidente di Provincia Fugatti, che dimostra ancora una volta un disprezzo assoluto per le direttive Pacobace, la Direttiva Habitat, la convenzione di Berna, il Dpr 357 del 1997 e il Dpr 120 del 2003. Arroganza, arbitrarietà, senso di impunità.
Le vicende giudiziarie a carico dell’ex presidente di Provincia Rossi per l’uccisione dell’orsa Kj2 durano dal 2017. Lungaggini.
Le interrogazioni presentate da consiglieri provinciali per avere delucidazioni sulle condizioni degli orsi e sulle spese del Casteller, cui secondo normativa va data risposta entro 30 giorni, vengono ignorate. Mancanza di trasparenza.
Con una giustizia così ci si perde tutti, orsi compresi.