Mille persone da tutta Italia per partecipare a un rave party. Si sono trovate la notte scorsa ad Argelato, in provincia di Bologna. La location della festa abusiva era lo stabilimento di ex zuccherificio. Una trentina di carabinieri sono impegnati nell’identificazione dei presenti alla festa abusiva, per lo più giovani, che saranno multati per aver violato le norme anti-Covid e dovranno rispondere del reato di invasione di terreni o edifici ed eventualmente di danneggiamento. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, almeno tre partecipanti dovevano essere in quarantena dopo avere avuto contatti con persone positive.
Nell’ultima settimana sono stati almeno tre i rave in Italia, tutti organizzati abusivamente e in violazione delle norme contro la diffusione del virus. Il 25 luglio in provincia di Cremona, tra Soncino e la frazione Villacampagna, si erano trovati in circa 500, tutti giovani e arrivati da varie parti d’Italia in treno, auto e camper, mentre la notte scorsa verso le 3, a Ercolano, nel Napoletano, i carabinieri sono intervenuti presso un casolare abbandonato dove si erano riuniti un centinaio di ragazzi.
È invece ancora in corso da due giorni il rave nei dintorni della collina Bosco di Rovereto, in Trentino. Tutta l’area è stata cinturata da polizia e carabinieri che hanno identificato 150 partecipanti. Il raduno avrebbe dovuto svolgersi a Pannone di Mori ma le forze dell’ordine avendo intercettato i volantini di annuncio erano riuscite a impedire la festa abusiva bloccando tutte le vie di accesso. Gli irriducibili della techno hanno così deciso di spostarsi di qualche chilometro e occupare l’area di Bosco.