Nell'ultima giornata i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 700 interventi e la Sicilia resta la regione più colpita. Il Molise chiede lo stato d'emergenza e in Abruzzo l’area della Riserva naturale Pineta Dannunziana, polmone verde di Pescara, è stata devastata
Continua a bruciare la Sicilia, dove nelle ultime 24 ore sono stati 257 gli interventi dei vigili del fuoco, che complessivamente sul territorio nazionale sono arrivati a 717. Ma dal 15 giugno, giorno d’inizio della campagna antincendi, sono stati complessivamente 37.407, 16mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Sicilia è la regione più colpita, con 8.669 interventi da metà giugno, seguita dalla Puglia, con 8.628, e dalla Calabria, con 3.785. Elicotteri e Canadair della flotta dello Stato hanno invece effettuato complessivamente 1.156 interventi, 49 nell’ultima giornata. Al momento i velivoli sono impegnati ad Aidone Dan Bartolo, in provincia di Enna, a Randazzo, in provincia di Catania, a Chieti Rocca San Giovanni, in provincia di Catanzaro, e a Gravina di Puglia, in provincia di Bari. Situazione invece sotto controllo a Pescara per l’incendio che ieri ha colpito la pineta Dannunziana.
Molise – Il presidente della Regione Donato Toma ha annunciato che inoltrerà al governo la richiesta dello stato di emergenza dopo i roghi a Campomarino Lido – dove sono stati sfollati i turisti del camping Marinelle – e a Guglionesi (Campobasso). Gli incendi sono proseguiti e sono tuttora in corso le operazioni di spegnimento in più punti della costa ed anche in territorio di San Giacomo degli Schiavoni (Campobasso). Complessivamente evacuate circa mille persone, rientrate nella tarda serata di ieri. A Guglionesi sono stati 15 gli appartamenti lasciati dalle famiglie durante l’incendio che ha lambito l’abitato e 40 le persone sfollate. Le operazioni di spegnimento sono state portate avanti dai Vigili del Fuoco di Termoli, Santacroce di Magliano (Campobasso) e Campobasso con il supporto di un elicottero. Bloccata per oltre 3 ore la Ss 16 Adriatica in territorio di Campomarino.
Abruzzo – L’area della Riserva naturale Pineta Dannunziana, polmone verde di Pescara, è stata devastata dal rogo che ieri pomeriggio ha interessato tutta la zona Sud della città. Vista dall’alto la devastazione è impressionante. Intanto prosegue l’opera di spegnimento di numerosi incendi sulla costa Adriatica da Ortona a Vasto. Il vento ha rialimentato focolai tenuti sotto controllo questa notte.
A Ortona, dove sono in corso incendi lungo la statale 16 in località Peticcio, San Donato e vicino al cimitero canadese. Più a sud continua a bruciare la pinetina di Rocca San Giovanni dove è in arrivo anche un elicottero per tutelare anche un deposito di carburanti Eni che si trova non distante. Fuoco anche a Fossacesia Marina, sempre sulla SS 16 e l’innesto della superstrada Val di Sangro e la parallela strada provinciale Pedemontana, già ampiamente colpite ieri con rischio di incendi anche di alcuni capannoni industriali. Ieri sera a Fossacesia Marina i lapilli dei canneti bruciati sulla statale hanno raggiunto anche alcuni stabilimenti balneari, diversi ombrelloni a palmeto sono stati bruciati al Supporter Beach. Lambita dal fuoco anche la stazione ferroviaria di Fossacesia-Torino di Sangro. Sono numerose le squadre dei vigili del fuoco impegnate. Roghi sulla dorsale costiera anche a Casalbordino e fino a Vasto, sempre con interessamento dei tratti sulla SS 16.