Un fondo da 350 milioni di euro: a tanto ammontano le risorse statali per il rifinanziamento degli ecoincentivi dedicati al settore auto, derivati dalla legge di conversione del Decreto Sostegni bis. Il meccanismo, studiato per favorire il rinnovo del parco auto circolante con mezzi a basso impatto ambientale, continua ad avvalersi della piattaforma ecobonus.mise.gov.it, la stessa su cui è possibile prenotare gli incentivi per l’acquisto di nuovi veicoli con emissioni fino a 135 g/km di CO2, con e senza rottamazione.
La fetta più grossa della torta, pari a 200 milioni di euro, è riservata all’acquisto – ma solo con contestuale rottamazione di un’auto con almeno 10 anni di anzianità – di veicoli con emissioni comprese tra 61-135 g/km CO2 e prezzo di listino fino a 40 mila euro (compresi accessori ma escluse Iva, Ipt e messa su strada). Il “gettone”, in questo caso è pari a 1.500 euro.
Altri 60 milioni di “extrabonus” – quest’ultimo si aggiunge all’attuale fondo Ecobonus, non ancora esaurito – sono invece dedicati all’acquisto di veicoli con emissioni comprese tra 0-60 g/km CO2, sostanzialmente quelli elettrici e ibridi ricaricabili con prezzo di listino non superiore a 50 mila euro (compresi gli accessori, ma escluse Iva, Ipt e messa su strada): il contributo ammonta a 2.000 euro con rottamazione e a 1.000 senza. Cinquanta milioni sosteranno l’acquisto di veicoli commerciali e speciali, di cui 15 milioni esclusivamente per quelli 100% elettrici. Tuttavia, si può usufruire dell’extrabonus solo se la concessionaria applica uno sconto minimo di mille euro senza rottamazione e 2 mila euro con rottamazione.
Tuttavia, la vera novità di questa nuova tornata di ecoincentivi è che 40 milioni saranno dedicati all’acquisto di veicoli di categoria M1 usati, di classe non inferiore a Euro 6, con emissioni fino a 160 g/km di CO2 e con quotazione media di mercato non superiore a 25 mila euro. In questo caso viene riconosciuto un contributo fino 2.000 euro, calcolato in base alla fascia di emissione di CO2: per le auto 0-60 g/km il contributo ammonta a 2.000 euro, per le 61-90 g/km è di 1.000 euro e per le 91-160 è di 750 euro.
Tuttavia, per usufruire del suddetto contributo è necessario rottamare una vettura immatricolata prima del gennaio 2011, o che abbia raggiunto i dieci anni di anzianità nel periodo in cui viene richiesto l’ecobonus. Ma si potrà accedere a questo incentivo solo dopo le necessarie modifiche tecniche della piattaforma del Mise. I sostegni statali termineranno col naturale esaurimento dei fondi o, al massimo, entro il 31 dicembre.
Vademecum incentivi:
auto nuove
– classe 0-20 g/km senza rottamazione: 4.000 euro Ecobonus Stato + 1.000 euro extrabonus Stato + 1.000 euro (+Iva) concessionario;
– classe 0-20 g/km con rottamazione: 6.000 euro Ecobonus Stato + 2.000 euro extrabonus Stato + 2.000 euro (+Iva) concessionario;
– classe 21-60 g/km senza rottamazione: 1.500 euro Ecobonus Stato + 1.000 euro extrabonus Stato + 1.000 euro (+Iva) concessionario;
– classe 21-60 g/km con rottamazione: 2.500 euro Ecobonus Stato + 2.000 euro extrabonus Stato + 2.000 euro (+Iva) concessionario;
– classe 61-135 g/km con rottamazione: 1.500 euro Stato + 2.000 euro (+Iva) concessionario;
auto usate
– classe 0-60 g/km con rottamazione: 2.000 euro;
– classe 61-90 g/km con rottamazione: 1.000 euro;
– classe 91-160 g/km con rottamazione: 750 euro.