Data decisa e non sarà il 10 ottobre come chiedevano alcuni esponenti di Forza Italia. La ministra dell’interno, Luciana Lamorgese, ha adottato il decreto che fissa la data del turno ordinario annuale di elezioni amministrative (comunali e circoscrizionali) nei comuni delle regioni a statuto ordinario.
Le elezioni si svolgeranno domenica 3 e lunedì 4 ottobre, con eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci domenica 17 e lunedì 18 ottobre. I comuni coinvolti saranno 1.162, tra i quali 18 capoluoghi di provincia (ivi compresi Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli) e 9 comuni sciolti per fenomeni di condizionamento e infiltrazione di tipo mafioso, per un totale di 12.015.276 elettori. Anche in Friuli Venezia Giulia, a statuto speciale, le elezioni si terranno il 3 e 4 ottobre. I comuni interessati sono 38, dei quali 34 con meno di 15.000 abitanti e 4 con più di 15.000 abitanti (Cordenons, Pordenone, San Vito al Tagliamento e Trieste).
Lo slittamento in autunno era stato deciso la primavera scorsa per evitare assembramenti in una fase delicata per la pandemia. La Lega aveva protestato chiedendo di andare alle urne il prima possibile, ma il segretario Matteo aveva cambiato idea e indicato ottobre. “Far le elezioni a settembre vuol dire fare le liste a ferragosto. Dai, non scherziamo. Si vota il 10 ottobre“ aveva dichiarato a metà luglio. Ma al di là delle presunte preoccupazioni per chi fa le liste, il leghista sarebbe preoccupato di recuperare un po’ di tempo per fare campagna elettorale. I candidati di città importanti come Napoli e Milano sono stati ufficializzato poco meno di un mese fa. Oggi proprio l’ex vicepremier ha dichiarato: “Se serve mi candido, votano in 1300 comuni, per me Milano è l’anima e il cuore sono a totale disposizione di Luca (Bernardo candidato a Milano, ndr) e della città. Se da candidato o da supporto ad altri candidati lo vedremo” . E sulla data: Chiedete a Lamorgese perché il decreto non arriva, per noi va bene il 3 e 4 ottobre”.