L’Assemblea nazionale degli iscritti si esprimerà ancora dalle 10 alle 22 di martedì: è la prima tappa verso l'elezione del presidente. Partecipano gli iscritti con identità certificata da almeno sei mesi. Nel primo giorno di voto, su Twitter è partita una valanga di critiche e di insulti nei confronti dell'ex premier
Superato lo scoglio della trattativa sulla riforma della giustizia, che ha lasciato strascichi di tensione nel Movimento, si sono aperte alle 10 di lunedì mattina le procedure di voto per il nuovo statuto associativo del M5s. L’Assemblea nazionale degli iscritti si è espressa sulla nuova piattaforma Skyvote fino alle 22 di lunedì e lo farà ancora dalle 10 alle 22 di martedì. Una volta assolti gli obblighi statutari, il Movimento sarà pronto per l’elezione del nuovo presidente, l’ex premier Giuseppe Conte, che ha superato le diffidenze del garante Beppe Grillo, che conserverà i suoi poteri sebbene con una netta separazione rispetto a quelli del leader. Il testo – pubblicato sul sito https://www.movimento5stelle.eu/ – del resto ha assunto una forma definitiva a metà luglio, dopo settimane in cui si era sfiorata la rottura tra il leader in pectore e il garante.
Crimi: “Grazie ai 35.200 che hanno votato nel primo giorno”
Possono votare gli iscritti al M5s con identità certificata da almeno sei mesi, quindi prima del 2 febbraio 2021. Il reggente Vito Crimi ha fatto sapere che nella prima giornata, hanno aderito al voto circa 35mila persone: “Ringrazio i 35.200 iscritti che nella giornata di ieri hanno espresso il loro voto sul nuovo Statuto che rappresenta il nuovo corso del Movimento 5 Stelle. Oggi, dalle ore 10 alle ore 22, si potrà ancora votare”, ha scritto su Twitter il Presidente del Comitato di Garanzia M5S, aggiornando il dato di lunedì alle 12.30, quando erano stati registrati 12mila votanti. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, sono 112.088 gli iscritti M5s “aventi diritto” al voto (rispetto ad un totale di 195.733 iscritti certificati). L’ex premier spera di superare già al primo turno il quorum richiesto (almeno la maggioranza assoluta degli iscritti), traguardo finora mai tagliato. In caso contrario, in seconda convocazione (dalle 10 alle 22 del 5 e 6 agosto) basterà ottenere la maggioranza dei voti, qualunque sia il numero dei partecipanti. Per raggiungere il quorum dovrebbe servire quindi il voto di almeno 56.045 iscritti. Lo scorso febbraio, nell’ultima votazione sulla piattaforma Rousseau indetta sempre per le modifiche statutarie (allora per l’introduzione del Comitato direttivo al posto del capo politico) furono espresse 11.514 preferenze da parte degli aventi diritto (su una base di oltre 100mila iscritti).
La campagna social contro Conte
Nel primo giorno di voto, su Twitter è partita una valanga di critiche e di insulti nei confronti di Conte: l’ex premier è stato preso di mira con l’hashtag #ConteServoDelSistema e le parole “CON-TE MAI”, usate in oltre 50mila tweet. Un insieme di commenti negativi, dai contenuti molto simili, che hanno avuto una portata e un’eco anomale: indizi che farebbero pensare a uno schitstorm artificiale che crea a catena post contro Conte. Fonti 5 stelle, citate da Repubblica, parlano di una campagna organizzata ad hoc da gruppi vicini alla Lega o da ex pentastellati.
Come cambia lo Statuto
In questa nuova versione di Statuto e Carta dei principi valori cambiano anche le 5 stelle del Movimento. Da acqua, ambiente, trasporti, connettività e sviluppo, se la base darà il via libera, diverranno Beni comuni, Ecologia integrale, Giustizia sociale, Innovazione tecnologica ed Economia eco-sociale di mercato. La Transizione ecologica, invece, entra direttamente nel nuovo simbolo, attraverso la dicitura 2050 che campeggia sotto la scritta Movimento 5 Stelle, a simboleggiare la data simbolo per il raggiungimento della neutralità climatica.
Il nuovo statuto è composto da venticinque articoli, raccolti in 39 pagine. Previsti un garante e un presidente, nuovi gruppi locali che andranno a sostituire i meet up e una “clausola” per gli eletti in caso di allontanamento. Il garante viene definito “custode” dei “valori fondamentali dell’azione politica” del M5s che “ha il potere di interpretazione autentica, non sindacabile, delle norme” dello statuto. La figura di garanzia viene eletta “mediante consultazione in Rete”, all’interno di una rosa di candidati “non inferiore a 3”, che il Comitato di Garanzia indica tra “figure che si siano distinte per il determinante contributo alla storia ed all’azione politica” del M5s. La sua carica è a “tempo indeterminato” ma “può essere revocato, in ogni tempo, su proposta deliberata dal Comitato di Garanzia all’unanimità e ratificata da una consultazione in rete degli iscritti, purché prenda parte alla votazione la maggioranza assoluta” degli aventi diritto di voto. Il Comitato di garanzia sarà composto da tre membri, eletti con una consultazione in Rete, “all’interno di una rosa di almeno sei nominativi proposti dal Garante tra gli eletti ed ex eletti nel rispetto dei principi di tutela delle minoranze e della rappresentatività di genere”.
Il presidente è “l’unico titolare e responsabile della determinazione e dell’attuazione dell’indirizzo politico”, “dirige e coordina i rapporti con altre forze politiche o movimenti politici”, ha la responsabilità “dell’utilizzo del simbolo del Movimento 5 Stelle, anche per tutte le attività collegate alle tornate elettorali”. La sua elezione avviene “mediante consultazione in Rete”, resta in carica per 4 anni ed è eleggibile per non più di due mandati consecutivi. Può essere sfiduciato “Con delibera assunta all’unanimità dai componenti del Comitato di Garanzia e/o dal Garante, ratificata da una consultazione in rete degli iscritti”.