“Qualcuno non sa accettare la sconfitta”. Le illazioni del Washington Post e del capo degli inviati sportivi del Times sulle prestazioni di Lamont Marcell Jacobs, l’italiano campione olimpico dei 100 metri, provocano la reazione caustica del presidente del Coni Giovanni Malagò.
Il numero uno sport italiano, intervenendo Radio anch’io Sport su Rai Radio1, ha risposto in maniera piccata alle accuse avanzate dal prestigioso quotidiano statunitense che aveva parlato di “beneficio del dubbio” da dare a Jacobs, vincitore da outisider sulla pista di Tokyo, ma “all’atletica no”, perché già passato ci sono stati campioni “pop-up” che poi sono rivelati dopati.
Il Washington Post aveva ricordato che “prima del 2021, Jacobs non aveva mai corso i 100 metri in meno di 10”03, un risultato che non lo avrebbe qualificato per i Trials Usa di giugno”, salvo piazzare il nuovo record italiano a marzo e poi migliorarlo tre volte (due volte quello europeo) durante batterie, semifinali e finale olimpica.
“Non è colpa di Jacobs – scriveva ancora il WP – se la storia dell’atletica è legata a sospetti per improvvisi e enormi progressi. Gli annali dello sport sono pieni di campioni che esplodono e poi si rivelano dopati”. E la conclusione: “Sarebbe scorretto accusare Jacobs. Sarebbe parziale non riconoscere il contesto dei suoi risultati. Jacobs merita il beneficio del dubbio, ma il suo sport no”.
Mentre il capo dei corrispondenti del Times alle Olimpiadi, Matt Lawton, ha scrito su Twitter: “Il nuovo campione olimpico dei 100 metri, Marcell Jacobs, è sceso sotto i 10 secondi per la prima volta a maggio. È venuto qui, ha corso 9”84 in semifinale e 9”80 per vincere. Ah, bene”.
“Le accuse di doping a Jacobs? Le considerazioni di alcuni vostri colleghi sono veramente fonte di grande dispiacere e anche imbarazzo sotto tutti i punti di vista”, ha detto Malagò ricordando che “parliamo di atleti che vengono sottoposti quotidianamente ai controlli antidoping” e “quando fanno un record tutto si raddoppia”.
Il numero dei test è stato definito “impressionante” dal presidente del Comitato olimpico. “Dispiace che qualcuno dimostri di non saper accettare la sconfitta – ha aggiunto – Per questo la mia è una difesa a spada tratta di Marcell”.
Quanto all’andamento del team Italia e al successo ottenuto soprattutto nell’atletica ha aggiunto: “Perché è successo? È la favola dello sport, ci sono tantissime situazioni in precedenza che possono confermarlo. Ho sempre detto che queste Olimpiadi sarebbero state straordinarie e che ne avremmo visto delle belle”.
In qualche caso, ha concluso, “siamo stati penalizzati, abbiamo perso per strada delle medaglie, e siamo andati a recuperarle da altre parti. C’è tutta una dinamica di tensione. L’orgoglio è quello a cui mi sono appellato da subito sull’onda del successo della vittoria dell’Italia di calcio all’Europeo”.