“Scuole? La differenza con l’anno scorso è essenzialmente la disponibilità del vaccino. Tuttavia, il trasporto pubblico non sembra in grado di riformulare se stesso, di fare delle corse dedicate alle scuole. Ciò che in altri Paesi si fa normalmente, da noi sembra impossibile. Eppure abbiamo avuto un anno e mezzo per fare degli interventi”. Sono le parole di Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, Associazione Nazionale Presidi, che, nel corso della trasmissione “Coffee Break” (La7), precisa: “Nel personale scolastico c’è una grande percentuale di vaccinati: certo, dobbiamo preoccuparci di quelli che ancora non lo sono ma il numero di non vaccinati del personale scolastico, cioè 200mila, mi sembra sovastimato per vari motivi”.
Riguardo alla didattica a distanza, Giannelli ribadisce l’importanza del vaccino e spiega: “Se le condizioni di sicurezza alle quali ci ha portato il vaccino sono tali da poter fare a meno del distanziamento, noi riusciremo a condurre l’anno in presenza. Se così non sarà, purtroppo il ritorno alla dad purtroppo sarà inevitabile. Ecco perché ritengo che il vaccino sia una necessità per tutti. Le richieste maggiori dei colleghi presidi – conclude – sono sempre le stesse: certezza delle regole. Purtroppo viviamo in un contesto di regole molto vaghe con le quali si tende a scaricare sul livello più basso le responsabilità decisionali dei livelli più alti. Ma questo avviene in tutta la vita collettiva italiana e la scuola non fa eccezione”.