I portatili da gioco stanno riscuotendo sempre maggiore successo, soprattutto ora che i componenti hardware per un PC desktop di fascia alta sono più difficili e costosi da acquistare. Quando si tratta di acquistare un portatile da gaming, però, non basta semplicemente basarsi sulla potenza teorica delle sue parti per maturare una decisione, ma fattori come la forma, il peso e la versatilità acquisiscono grande rilevanza nell’equazione finale. Asus lo sa bene e ha ampiamente già dimostrato con il suo ROG Zephyrus G15 come è possibile costruire un laptop dalle ottime prestazioni in uno chassis di dimensioni contenute. Il ROG Zephyrus M16 continua quella tradizione riuscendo a integrare un display da 16” in un elegante corpo da 15 pollici.
I nuovi display da 16 pollici con un rapporto d’aspetto di 16:10 si stanno ritagliando sempre più spazio sul mercato e sempre più aziende li stanno integrando nei loro dispositivi, forti dei vantaggi soprattutto in termini di produttività. Grazie alle CPU e GPU moderne in grado di supportare questa risoluzione senza sacrificare troppo la qualità, portatili come l’Asus ROG Zephyrus M16 sono la macchina ideale per chi non vuole scendere troppo a compromessi quando necessita di tutta la portabilità e la potenza per passare dal lavoro creativo al gaming.
La configurazione dell’Asus ROG Zephyrus M16 che abbiamo ricevuto per la recensione presenta un processore Intel Core i9-11900H Tiger Lake, abbinato a una RTX 3070 Laptop con un TGP base di 80W che beneficiando del Dynamic Boost tocca i 100W. Completano la dotazione hardware, 32GB di memoria RAM DDR4 a 3200MHz, un SSD NVMe da 2TB, una batteria da 90Whr, scheda di rete Wi-Fi 6E con Bluetooth 5.2 e uno schermo da 16″ IPS WQXGA validato Pantone inserito in cornici sottili (il rapporto schermo/scocca è del 94%), con una frequenza d’aggiornamento 165Hz e tempo di risposta 3ms. Sulla sottile cornice in alto, trova spazio anche a una webcam da 2 megapixel più che sufficiente per Zoom e le riunioni di lavoro.
Un corredo hardware di fascia alta racchiuso in uno chassis robusto seppur leggero, con i suoi 19,99mm di spessore e appena 1,9 kg di peso che non vi daranno fastidio negli spostamenti da casa a lavoro. Il coperchio, di un nero meno intenso rispetto al corpo, è impreziosito da una griglia forata da 8279 punti che se colpita dalla luce con la giusta angolazione rivela una finitura prismatica che dona un piacevole effetto brillante. La cerniera ErgoLift permette di inclinare lo schermo con un angolo di apertura massimo di 180 gradi. Il meccanismo studiato da Asus porta con sé anche un’altra serie di vantaggi, come una leggera inclinazione della tastiera per una più confortevole digitazione e un ulteriore aiuto nella dissipazione del calore che tuttavia, venendo espulso sullo schermo, rende piuttosto incandescente la zona inferiore del pannello.
Le porte di I/O poste ai lati del portatile si distinguono per una ottima varietà di usi, sottolineando ancora una volta quanto il ROG Zephyrus M16 sia un PC pensato per essere versatile e adatto al gioco e al lavoro in mobilità. La porta Thunderbolt 4 garantisce un’elevata flessibilità e una connettività rapida per le vostre periferiche: che sia un SSD portatile con la vostra libreria giochi o un dispositivo di acquisizione per registrare le vostre partite, potrete collegare un dock Thunderbolt al portatile ed essere sempre nel vivo dell’azione.
In aggiunta, il supporto per DisplayPort 1.4 consente di connettere un monitor ad alta risoluzione e se preferite lavorare in mobilità, avete anche la possibilità di effettuare una ricarica rapida tramite USB-C fino a 100W. Se passate molto tempo ad elaborare foto e video da smartphone, sarete felici di sapere che il ROG Zephyrus M16 include uno slot per schede MicroSD, che purtroppo non supporta SD di dimensioni standard. Ci ha lasciati meno soddisfatti la posizione del cavo di alimentazione, che si connette al PC tramite un ingresso posto sul lato sinistro, poco più in alto del centro del dispositivo.
Esperienza d’uso
Abbiamo messo alla prova l’Asus ROG Zephyrus M16 nell’uso quotidiano lavorando con la suite Adobe per l’elaborazione grafica e la suite Microsoft Office per la stesura di testi e l’inserimento e analisi con fogli di calcolo dei benchmark eseguiti. Non ci sorprendono affatto, visti i componenti di ultima generazione montati al suo interno, gli ottimi risultati nel gestire il carico di lavoro. Dai test eseguiti con PCMark 10, dopo aver impostato la modalità Prestazioni, si può notare come il PC ottenga risultati sopra la media in diverse aree del benchmark che interessano la velocità di avvio delle app e la creazione di contenuti digitali, per uno score complessivo di 7479. Durante l’esecuzione delle attività più onerose il rumore delle ventole inizia a farsi sentire in maniera importante con il profilo testato, mentre la modalità silenziosa smorza a sufficienza il rumore e permette di concentrarsi anche se non si indossano delle cuffie.
Dopo aver provato il portatile per qualche ora durante la nostra giornata lavorativa tipo, avevamo già preso familiarità con la tastiera e non abbiamo risentito di problematiche durante la scrittura di testi molto lunghi, anzi abbiamo apprezzato soprattutto la silenziosità di battitura. I tasti restituiscono un buon feedback al tocco, non sono infatti né troppo ruvidi e né troppo scivolosi. La corsa è ben bilanciata e la spaziatura giusta e in linea con altri portatili della serie Zephyrus. Date le dimensioni è stato rimosso il tastierino numerico, ma non ne sentirete la mancanza se avete in programma di utilizzare il computer principalmente per le vostre sessioni di gioco.
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Il layout si completa con un pulsante d’accensione a forma di esagono irregolare che funge da lettore d’impronte digitali. In questo modo si può eseguire il login tramite Windows Hello per velocizzare il processo di avvio del sistema operativo. Quattro tasti ad accesso rapido sono posti in alto per regolare il volume, l’accensione o spegnimento del microfono e l’avvio dell’app utility Armoury Crate dalla quale impostare i vostri profili di gioco, le modalità Silenziosa, Prestazioni e Turbo o gestire Aura Sync per la retroilluminazione della tastiera che in questo modello offre 3 diversi livelli di luminosità.
Non mancano inoltre i LED di stato, tuttavia a causa del loro posizionamento e delle dimensioni ridotte della cornice, si riflettono sullo schermo e l’effetto potrebbe risultare fastidioso in alcune situazioni, come durante la visione di un film a luci spente. In questi scenari, con un profilo silenzioso impostato e la ridotta rumorosità, l’audio restituito dai sei altoparlanti Dolby Atmos e dai doppi woofer a cancellazione progressiva è davvero cristallino, corposo e bilanciato. Lo schermo è risultato molto preciso nei colori, che apparivano vividi. Se avete modo di effettuare una calibrazione, potete andare ulteriormente a migliorare la precisione del colore, essenziale se lavorate in campi creativi.
Quando non state guardando un film o giocando, dove l’uso del mouse è meno essenziale, le operazioni di base del ROG Zephyrus M16 possono essere gestite dal grande TouchPad in dotazione. Il posizionamento è buono e le dimensioni facilitano l’uso delle gesture di Windows che richiedono più di due dita. Non avrete problemi a passare da una finestra aperta all’altra grazie all’alta capacità di risposta dei movimenti, o a spostare il puntatore con precisione senza fare eccessivi sforzi.
Per quanto riguarda la durata della batteria, abbiamo preso in esame l’uso quotidiano che include navigazione web, streaming video e uso di app per la produttività. Il computer è riuscito a stare lontano dalla presa per più di 6 ore, tutto sommato un risultato buono per quando si è costretti a lavorare in mobilità.
Prestazioni
Come abbiamo visto nell’introduzione, il ROG Zephyrus M16 vanta un processore Intel Core i9-11900H basato su architettura Tiger Lake, una soluzione da 8 core e 16 threads con una velocità di clock che varia da 2,5 a 4,9 GHz. È importante tenere a mente che le prestazioni sono influenzate dal TDP e dalla capacità di raffreddamento del sistema. Per quanto riguarda la GPU, parliamo di una Nvidia GeForce RTX 3070 Laptop da 80w in grado di funzionare fino a 100w con Dynamic Boost 2.0, ossia una tecnologia in grado di allocare risorse in modo dinamico, spostando fino a 20w di potenza dalla CPU alla GPU se richiesto dall’attività in corso. 8 sono i GB di memoria GDDR6 dedicata.
I nostri test evidenziano che il ROG Zephyrus M16 è in grado di mantenere un alto livello di prestazioni durante il gioco, anche a dettagli massimi sia in Full HD che a 1440p. Abbiamo scelto una configurazione Prestazioni per giocare visto che i risultati sono di pochissimo inferiori alla Turbo, ma questa scelta ci ha permesso di ridurre il rumore generato dal sistema di raffreddamento. Qui in basso potete vedere i risultati dei nostri benchmark eseguiti in una stanza climatizzata su giochi senza Ray Tracing attivo e confrontabili con altri benchmark eseguiti su PC con form factor da 16:9.
I risultati sono in linea con le aspettative e i 60 fps non vengono raggiunti solo in giochi molto pesanti come Control e Metro Exodus a una risoluzione di 1440p. Se amate giocare a titoli competitivi, rappresentati in questo test da Apex Legends, riuscirete a sfruttare il refresh rate da 165Hz dello schermo giocando in Full HD e otterrete prestazioni stabili per dominare il campo di battaglia. A seconda delle vostre esigenze e aspettative quando si tratta di giocare, è chiaro che se avete necessità di guadagnare FPS potete abbassare la qualità riuscendo comunque a mantenere un buon livello di dettaglio.
Abbiamo poi messo alla prova lo Zephyrus M16 con il Ray Tracing su Shadow of The Tomb Raider e Metro Exodus che offrono un tool di benchmark interno, e su Control giocando una porzione dove poter far un uso considerevole dei poteri. I test sono stati eseguiti al massimo del dettaglio, prima senza attivare DLSS e successivamente con DLSS attivo, che ancora una volta si conferma una tecnologia di rendering superlativa per applicare un bel boost durante il gioco.
Come potete vedere, con Ray Tracing attivo è possibile giocare mantenendo i 30 fps anche su Metro Exodus a una risoluzione video di 1440p, che grazie alla tecnologia DLSS di NVIDIA ottiene un buon incremento del framerate. Shadow of The Tomb Raider ha prestazioni di poco inferiori rispetto ai test eseguiti senza Ray Tracing, anche senza sfruttare il DLSS, mentre Control si attesta in entrambi i casi di poco al di sopra dei 40 fps medi.
Durante i benchmark abbiamo registrato anche dati relativi a consumi, temperature e frequenza massima. La RTX 3070 raggiunge un clock di 1785MHz, opera a un massimo di 78,5°C e assorbe 76,6W, un valore perfettamente in linea con il TGP dichiarato di 80W. Con impostazione Turbo, il clock della GPU raggiunge i 1890Mhz, una temperatura di 74,8°C e un TGP di 102,8W. L’Intel Core i9-11900H, invece, raggiunge gli 85°C, per poi stabilizzarsi abbastanza velocemente intorno ai 64,1°C.
Asus ha utilizzato un composto di metallo liquido per raffreddare la CPU, ha ridisegnato le ventole Arc Flow per le dimensioni ridotte dello chassis, mentre 6 heat pipe aiutano a dissipare il calore prodotto da CPU, GPU e VRAM. Le temperature non raggiungono picchi critici o preoccupanti, tuttavia alcune parti del corpo del PC tendono a surriscaldarsi. In particolare, la zona superiore dove si trova il sensore di impronte digitali e la parte centrale della tastiera potrebbero non essere piacevoli al tocco durante le attività più intense.
Conclusioni
Queste settimane in compagnia dell’Asus ROG Zephyrus M16 non hanno fatto altro che confermare quanto il portatile sia un ottimo prodotto per chi cerca versatilità e potenza, tutte caratteristiche racchiuse in un involucro di dimensioni minime. La facilità di trasporto è uno dei punti a favore del dispositivo, che pesa appena 1,9 kg e a cui è abbinato un alimentatore esterno da 240W che fortunatamente non risulta troppo ingombrante, ma che vi servirà se intendete superare la mezza giornata lontani dalla presa di corrente.
Tra gli aspetti che potrebbero incidere negativamente c’è da considerare la rumorosità quando il ROG Zephyrus M16 è sottoposto a un carico pesante e continuativo, infatti il rumore della ventola può arrivare fino a 56 dB(A). Si tratta comunque di rumori dovuti alla velocità d’esercizio delle ventole, non abbiamo infatti percepito stridori assimilabili al coil whine o che potrebbero far pensare a difetti o problematiche di progettazione. La rumorosità è un fattore che, come abbiamo visto, viene smorzato utilizzando un profilo silenzioso, o delle buone cuffie con cancellazione del rumore che non possono mai mancare nelle periferiche a disposizione di un videogiocatore.
Se siete attratti da un display da 16 pollici con un rapporto di 16:10 – uno strumento perfetto per la produttività ma ottimo anche per la visione e il gioco – allora difficilmente troverete altro sul mercato che possa garantire delle prestazioni così solide. Il pannello in dotazione, un brillante IPS validato Pantone, ha un refresh rate di 165Hz e 3ms di risposta. È in grado di restituire un’immagine molto fluida quando state giocando grazie anche alla potenza della GPU RTX 3070 che mantiene ottime prestazioni anche su giochi molto onerosi in termini di risorse. È un portatile che soddisferà le aspettative dei giocatori esigenti e dei content creator che desiderano un portatile facile da trasportare e che non scende a troppi compromessi in quanto a performance.