Per vedere la prima auto del Biscione alimentata a batteria bisognerà aspettare il 2024: lo ha ufficializzato il Gruppo Stellantis in occasione della pubblicazione del bilancio semestrale. Non solo, dal 2027, su alcuni mercati, Alfa proporrà solo auto elettriche. Lo stesso faranno Lancia dal 2026 e DS dal 2024. Maggiori informazioni a riguardo saranno divulgate col nuovo piano industriale, atteso per fine anno o inizio 2022. L’ad del Gruppo, Carlos Tavares, ha comunque anticipato il lancio di “undici modelli 100% elettrici e dieci plug-in hybrid nei prossimi due anni”.
Fra quelle alimentate a batteria ci saranno le nuove sportive di Maserati, offerte anche con motore termico. Tuttavia, nonostante l’impegno a elettrificare velocemente la sua gamma di modelli, Tavares rimane scettico sulle tempistiche della transizione che l’Europa vorrebbe dettare (si parla di un bando per le automobili non a emissioni zero allo scarico già entro il 2035): “Ci adegueremo ai target e per fortuna siamo in anticipo, ma se non fanno parte di una strategia più ampia i nuovi obiettivi non basteranno a evitare il surriscaldamento del pianeta. Dobbiamo sapere con cosa ricarichiamo le nostre auto”.
Il riferimento è alla mix energetica dei Paesi dell’Unione, la stessa che di fatto non consente di rendere le vetture elettriche realmente a emissioni zero. Rimangono sul tavolo, inoltre, i problemi relativi al maggior impatto ambientale che comporta la produzione di un’elettrica rispetto a una termica o ibrida, specie per via delle batterie, energeticamente dispendiose da fabbricare. Inoltre, sono ancora “opachi” l’origine delle materie prime che servono per costruire gli accumulatori – litio e cobalto, in primis – e l’impatto ambientale che comporta lo sfruttamento di questi materiali. Problema di cui, però, l’Europa sembra non essere pienamente cosciente.