Politica

Forza ‘cialtroni’! Io credo in voi e nel vostro Capo

Mai sazio, mi è capitato di rivedere per l’ennesima volta quel fantastico film di Mario Monicelli: L’audace colpo dei soliti ignoti. Sintetizziamo. Il film: una banda di cialtroni di mezza tacca viene coinvolta in un progetto di furto dell’incasso del Totocalcio di una domenica calcistica a Milano. Progetto iniziato con un piano preciso che andò poi completamente a rotoli (“…alla viva il signor parroco!”). I cialtroni ne combinano una più del diavolo: non una mossa “sc… sc… scientifica e calcolata” che vada a segno: alla fine, il bottino però è nelle loro mani. Poi, sempre cialtroni quali sono, non riescono a sfruttare la imprevista e impensabile riuscita delle loro azioni.

Non so perché ma mi è venuto di vedere in translucido un lontanissimo preannuncio della vicenda del Movimento 5 Stelle. Cose che capitano ai vecchi ormai fuori di testa qual sono… cerchiamo di spiegarci. Cominciamo con i “cialtroni”. È un termine che, sempre inespresso ma chiaramente inteso, caratterizza sulla “stampa-bene” (i giornaloni) gli eletti al Parlamento nelle liste dei 5stelle. La quale stampa-bene è sostanzialmente sbalordita: perbacco, come è possibile che una massa di sconosciuti, del tutto ignota ai (sempiterni) padroni del vapore, si permetta di entrare nelle leve del potere governativo! Così, senza un qualsiasi pedigree. Ma chi sono costoro… gente sconosciuta, senza arte né parte, nessun figlio di un qualche noto papà… ma non c’è più religione, dove andremo a finire…

Al pari dei quattro cialtroni del film, questi loro colleghi ricevono un “piano”, da chi? Da un guitto televisivo, tale Beppe Grillo (Dio l’abbia in gloria!) che però – in effetti – non formula un piano di alcuna natura. Dice solo, in buona sostanza: ragazzi, andate in Parlamento e apritelo come una scatoletta di tonno. Ma come!?! Ma è questo un messaggio politico serio? Ma quando mai!

Già. Questi vanno in Parlamento e comincia a succedere una baraonda non certo degna di una buona famiglia come si deve, in analogia perfetta con i quattro cialtroni cinematografari dei “soliti ignoti”. Poi succede l’incredibile: prima il governo giallo-verde, poi il governo giallo-rosa, dal cielo arriva un professore pugliese che ne fa di cotte e di crude (con garbo, anche la stampa-bene lo riconoscerà) e si trova oltretutto – assolutamente fuori copione – a dover gestire una bazzecola come il Covid… e la gestisce – lui coi cialtroni – pure molto bene!

Piano piano, con la stampa-bene sempre più preoccupata e atterrita (specie quando questo pugliese, capo di cialtroni, si inventa e poi porta a casa una barcata di finanziamenti europei – il Recovery Fund di 209 miliardi di euro). Addirittura perde la testa e decide che bisogna cacciare – con adeguati sicari – questi cialtroni dal mettere le mani sui soldi. E arriverà il governo “Mandrake” (Draghi).

Nel frattempo, nel vortice frenetico dello sviluppo della storia, questi quattro scavezzacolli sfuggiti al controllo rigido da parte del “potere sempiterno” ti snocciolano una serie di leggi di cui il Paese (che non è solo fatto di economia, ma soprattutto di persone spesso sofferenti) aveva da circa settant’anni assolutamente bisogno. Un elenco? Perbacco, citiamo i primi provvedimenti, tanto per gradire:

– Il Reddito e la Pensione di cittadinanza;

– L’aliquota agevolata per le partite Iva;

Quota 100;

– La Legge anticorruzione;

– L’abolizione della prescrizione;

– Il Taglio delle pensioni d’oro;

– L’abolizione dei vitalizi dei parlamentari;

10.000 assunzioni nelle forze dell’ordine;

1 miliardo e mezzo di euro per il risarcimento ai risparmiatori truffati delle banche;

1 miliardo di euro per l’innovazione;

– Il Decreto dignità per i contratti stabili;

– La Class action;

– Il Codice rosso per proteggere donne e bambini;

– Lo Stop a nuove trivellazioni nei nostri mari;

– L’Ecobonus per le auto elettriche;

11 miliardi di euro contro il dissesto idrogeologico;

– L’Aumento del tempo pieno nelle scuole del sud;

– Lo Stop dell’aumento dell’iva;

– Il Decreto clima;

– La Legge salvamare;

– Lo stop aumento pedaggi autostradali;

4 miliardi di euro per il Green new deal;

– Taglio del cuneo fiscale;

– Lo stop alla pubblicità del gioco d’azzardo;

– L’aumento degli stipendi ai Vigili del Fuoco;

– L’assunzione di 50mila insegnanti precari;

– Il taglio dei parlamentari.

C’è da sudare soltanto a elencarli. Ma quando mai una simile attività da parte dei tradizionali “benpensanti”? Capite adesso il terrore di costoro al pensiero di non riuscire a mettere le mani sugli euro del Recovery Fund? E perbacco, non sia mai… Così, al termine della storiella, i nostri cialtroni copiano ancora l’esempio fornito da Gassman, Manfredi, Salvatori, Capannelle, Ferrybotte e compagni: loro il colpo l’han fatto, hanno davvero messo le mani sugli incassi del Totocalcio. Poi però perdono tutto, per sostanziale ingenuità e timore del rischio. Oppure per deficienza congenita.

Forza cialtroni! Io credo in voi e nel vostro Capo, che è un politico “fuori ordinanza”, tipologia professionale che in Italia si era vista solo appena dopo la guerra, per un po’ di anni. Ora ne abbiamo bisogno, insieme all’aria fresca che voi – cialtroni – avete portato nel Paese. Grazie.