Trasporti a lunga a percorrenza sì, alberghi no e ancora nessuna decisione sul tema del lavoro. E poi obbligo per il personale scolastico in generale, che senza verrà sospeso senza retribuzione a partire dal quinto giorno di assenza, e rimane anche quello per gli studenti universitari, mentre non ci sarà l’obbligo per i minorenni. Il governo ha stabilito il perimetro entro il quale il green pass sarà necessario in base al nuovo decreto, approvandolo all’unanimità in Consiglio dei ministri. L’estensione dell’uso del certificato verde – che si ottiene dopo la vaccinazione, la guarigione o un test molecolare negativo – toccherà quindi anche il mondo della scuola, secondo l’orientamento confermato dalla cabina di regia. Ecco punto per punto, tutte le novità che sono contenute nel provvedimento arrivato alla vigilia del primo step, quello che introduce l’uso del green pass per bar e ristoranti al chiuso, palestre ed eventi.

Trasporti – Il documento sarà necessario anche per i trasporti a lunga percorrenza ed entrerà in vigore il 1 settembre con validità fino al 31 dicembre. Si tratta quindi di voli aerei, navi e traghetti per trasporti interregionali, i treni passeggeri Intercity, Intercity notte e Alta velocità, gli autobus effettuati in modo periodico su un percorso che collega più di due regioni, e gli autobus adibiti a servizio noleggio con conducente. Il certificato verde non sarà obbligatorio sul trasporto pubblico regionale, quindi neanche sui traghetti che attraversano lo Stretto di Messina. La capienza sale all’80% e tale resterà anche in zona gialla. “Il green pass non sarà obbligatorio per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per i treni regionali”, aveva anticipato il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, rispondendo al question time alla Camera.

Scuola – Oltre all’obbligo per gli studenti universitari, ma non per i minorenni nelle scuole di vario grado, anche il personale scolastico e universitario dovrà presentare la certificazione verde – quindi vaccino o tampone negativo – per poter svolgere il proprio lavoro, “al fine di garantire la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale d’istruzione”. In caso contrario, si legge nel testo del decreto, “il mancato rispetto delle disposizioni è considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”.

Tamponi calmierati – I tamponi per gli studenti delle scuole secondarie avranno prezzi calmierati. L’ipotesi della gratuità dei test anti-Covid, spiegano fonti di governo, è stata scartata perché avrebbe potuto disincentivare i più giovani a immunizzarsi. Così i test rapidi in farmacia per la fascia di età tra i 12 e 18 anni costeranno 8 euro e 15 euro per tutti gli altri. L’orientamento per i più giovani è quello di organizzare una campagna vaccinale straordinaria per la fascia di età 12-18 soprattutto dal punto di vista della comunicazione. L’ipotesi è di accelerare le vaccinazioni togliendo l’obbligo della prenotazione.

Eventi sportivi – Nel testo è entrata anche una norma che prevede la possibilità “per la partecipazione del pubblico agli eventi e alle competizioni sportive all’aperto” di “prevedere modalità di assegnazione dei posti alternative al distanziamento interpersonale di almeno un metro”. Il testo sembra funzionale d allargare le maglie della capienza negli stadi in vista dell’inizio del campionato di Serie A. In questa maniera, di fatto “a scacchiera”, si arriverà certamente al 50%. Cresce anche la capienza nei palasport al chiuso: il governo ha recepito la ‘norma Giorgetti’ che la fa salire dal 25 al 35 per cento.

Quarantena per i vaccinati – La quarantena per i positivi vaccinati sarà ridotta a 7 giorni con tampone alla fine del periodo. Resta 10 giorni per i non vaccinati. Il ministro della Salute Roberto Speranza lo aveva già annunciato ai rappresentanti delle Regioni sulla base di un nuovo parere espresso dal Comitato tecnico scientifico.

Norma ad hoc per San Marino – Una norma ad hoc riguarda i cittadini di San Marino. Il tema è che nella piccola Repubblica appenninica il vaccino più diffuso è lo Sputnik e non uno dei quattro usati in Italia. Si è quindi deciso di estendere per i sanmarinesi l’esenzione dal Green Pass fino al 15 ottobre.

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