“C’è stato un aumento percentuale piuttosto rilevante rispetto anche agli anni precedenti, quindi qualcosa è peggiorato, è fuori discussione. Abbiamo il 57,4% di incendi che sono proprio dolosi, in cui si vedono i punti di innesco. Poi abbiamo un 13,7% che è non intenzionale, colposo. Quindi oltre il 70% è responsabilità nostra. Meno del 2% è di origine naturale, il 4,4% è considerato indeterminato e abbiamo il 22,5% che è non classificabile”. Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nella sua informativa in aula alla Camera sullo sviluppo dei gravi incendi in diverse aree del Paese. Nelle sue premesse il ministro ha continuato, spiegando che i roghi “sono dovuti all’azione congiunta del cambiamento climatico e di azioni che dipendono dagli essere umani. Il cambiamento climatico incide con una percentuale bassa su questi incendi: causa una diminuzione dell’umidità media del terreno, a questo si sommano correnti, venti ad alta temperatura piuttosto secchi”.