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Kos, la vacanza del benessere nell’isola di Ippocrate

Una perla dell’Egeo, un ponte tra Oriente ed Occidente, roccaforte dell’identità greca. Colonne corinzie e rovine medievali, una costellazione ancestrale ad anni luce dalle località mondane della costa. Kos rivela una storia antica che ospita un turismo di ultima generazione, affascinato dal passato e dalla natura selvaggia. 

Kos è un’isola che appartiene alla storia a cominciare dal nome che sembrerebbe derivare da “Koos”, una figlia del mitologico Re Meropas. Sono innumerevoli i racconti che descrivono questa magnifica terra, compreso il millenario platanus orientalis, il famoso albero di Ippocrate. La leggenda narra che questa antica pianta svetti rigogliosa da 24 secoli e che, all’ombra delle sue generose fronde, il padre della medicina, originario dell’isola, illuminò le menti lasciando una delle eredità immateriali più importanti dell’Occidente.

La storia antica di Kos si intreccia a quella dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme che nel Medioevo costruirono torrioni e castelli, come quello della vivace capitale che sorveglia il porto, quasi a controllare gli spiriti corsari degli yacht che affollano la baia, bramosi di divertimento. La terza più grande delle isole del Dodecaneso si rivela anche una meta mondana, ma non senza angoli di pace e relax. Kos è un giardino dell’eden: impervie montagne e valli rigogliose nell’entroterra, spiagge paradisiache accarezzate dai venti a nord, acque placide a sud, e spa naturali tra grotte e sorgenti (il benessere era un assioma già ai tempi di Ippocrate).

Kos Town e la costa nord, dove soffia il Meltemi

La parte settentrionale dell’isola si caratterizza per essere baciata dai venti e questo la rende un’attrattiva irresistibile per gli amanti del kitesurf, soprattutto le località limitrofe alla città di Kos, il capoluogo omonimo dell’isola. L’anima vivace di questo centro si concentra al porto, dominato dal castello dei Cavalieri, imponente struttura del XV secolo situata proprio al suo ingresso. Tutta la zona è costellata di locali e ristorantini, dove non mancano le classiche taverne, gli ouzeri a conduzione familiare dove servono fiori di zucchina ripieni, dolmades, involtini di riso in foglia di vite, moussaka e cozze al vapore. A sud del castello si trova l’antica Agorà di Kos, risalente al IV sec. a.C. dove svettano superstiti le colonne della stoà del tempio di Afrodite e di Ercole, a poca distanza dalla basilica cristiana. La trama della storia è disegnata sul territorio come nell’area dagli Scavi Occidentali, e custodita al Museo Archeologico. Per gli amanti dell’archeologia il sito di Asklepion è davvero imperdibile. Situato a poca distanza dal centro, è il più importante dell’isola e fondamentale per l’identità greca: qui si trovano le pietre millenarie di quello che fu la struttura più imponente mai dedicata ad Asclepio, Esculapio per i Romani, dio della salute e della medicina risalente al III secolo a.C.

Kos è storia ma è anche mare, in tutte le sfumature di blu. Alle due estremità del porto del capoluogo si trovano la spiaggia urbana di Kos, una piccola mezzaluna di sabbia dove l’acqua si inabissa subito svelando le bellezze sommerse, e la lunga, sabbiosa e attrezzatissima Kritikà, adatta anche ai bambini. A nord ovest, appena fuori dal centro urbano, si trovano le spiagge di Lambi, Tingaki e Marmàri, paradisi del kitesurf. Dalla parte est, bella anche la spiaggia di Psalidi, a soli 3 km dal centro, perfetta per chi ama mare e movida.

Per vivere l’anima autentica di Kos distante dal caos (quello bello da vacanza), la bussola punta verso ovest, a Mastichari, piccolo villaggio situato sulla costa nord dell’isola. Qui le barchette dei pescatori la fanno da padrone e affollano il porticciolo tutto l’anno, alternandosi, durante il periodo estivo, ai comodi traghetti durante il periodo estivo, molto comodi per raggiungere la vicina isola di Kalymnos e l’isolotto di Psèrimos. Affacciate sul via vai delle imbarcazioni, le tipiche casette bianche e le taverne con affisso il migliore dei menù: il pescato del giorno. Questa località è una delle più rinomate dell’isola, qui si trovano infatti alcune delle più belle spiagge della costa nord: litorali di sabbia finissima che si tuffano in un mare turchese e cristallino, attrezzati ma distanti dalla confusione, ideale per le famiglie con bambini e per chi ama spiaggiarsi senza troppi pensieri. Per vivere l’idillio, l’Eden Village Smy Princess of Kos, è l’ideale per trascorrere la vacanza in totale tranquillità, ed è inoltre in una posizione strategica per andare alla scoperta delle meraviglie dell’isola.

L’entroterra: montagne, villaggi e tradizioni

Anche la parte interna dell’isola è un incanto, vale una tappa il pittoresco villaggio di Zia, un piccolo centro abbarbicato sulle pendici dei monti Dìkeos, da dove ammirare uno dei panorami più suggestivi di tutta l’isola. Da questo piccolo centro partono inoltre numerosi percorsi di trekking che attraversano le valli, tra macchie di pini ed eucalipti e numerose sorgenti d’acqua. Ma prima di avventurarsi in questa natura incontaminata, dedicate qualche attimo alla visita del villaggio. Perdetevi tra i negozietti di souvenir, caleidoscopi di ceramiche colorate, prodotti artigianali e sfizi dolcissimi come la “Kanelada“, il tipico sciroppo di cannella. Le tradizioni autentiche vivono anche a Pylì, un villaggio che conserva gli usi e costumi e tutela il passato: l’insediamento medievale dell’Antica Pylì è da visitare, un sito selvaggio dove storia e natura si incontrano in un abbraccio di suggestione. Infine il minuscolo ed antico centro di Antimachia, che spunta nel cuore dell’isola come una sentinella. Qui si trova la “casa tradizionale” di Antimachia con l’antico mulino, una realtà di gente laboriosa ancora dedita all’agricoltura, dalla pelle bruciata dal sole e dal sorriso grande.

Le acque placide del sud e le spa naturali con vista Egeo

Rispetto alla parte nord dell’isola battuta dai venti, la parte sud è caratterizzata da spiagge da sogno con acque limpide e tranquille. Il centro più importante è la graziosa cittadina di Kefalos nella parte occidentale di Kos, una manciata di casette candide che si affacciano sul grande golfo di Kolpos Kefalou. Da visitare Kamari, il piccolo porto dove le barche colorate si lasciano cullare dalle acque calme. In questa incantevole località si trovano lunghe spiagge di sabbia chiarissima e fine, lambite da acque cristalline che degradano dolcemente al blu intenso dell’Egeo, una lunga baia di 12 km praticamente ininterrotta. La più rinomata della zona è Paradise Beach, un nome, una garanzia, perfetta per grandi e piccoli, dove è possibile fare anche numerose attività acquatiche e noleggiare acquascooter, gommoni e pedalò. Pittoresca e bellissima la spiaggia di Agios Stefanos, un’oasi dal mare limpido e dalla sabbia candida incorniciata dall’isolotto di Kastri dove spunta una piccola chiesa bianca e blu, (raggiungibile a piedi con la bassa marea), mentre sulla spiaggia sorgono ancora le rovine della basilica che le conferisce il nome e il fascino unico. Mettetevi in ascolto: si dice che ascoltare il suono delle campane della chiesetta porti fortuna.

Un altro tratto di litorale da non perdere situato sulla costa occidentale di Kos, è la spiaggia di Agios Theològos, perfetta per tutti coloro che desiderano evitare le località affollate e godere della natura selvaggia: alte falesie e venti che animano le onde, il ritrovo ideale dei surfisti. Cambio mood e direzione, dopo aver cavalcato le onde, Kos svela un luogo dove rilassarsi e ricaricare le energie. In apparenza una spiaggia anonima di sabbia scura e ciottoli all’estremità sud orientale di Kos, ma che rivela una delle sue attrattive più gettonate, una vera e propria spa naturale: le acque termali di Therma Loutrà. In un angolo appartato di questo litorale si trovano delle piscine ricavate con delle pietre locali dove l’acqua è caldissima: il segreto è un canale sotterraneo che mescola le calde acque sulfuree a quelle del mare creando delle vere e proprie terme naturali ricche di zolfo, calcio, potassio e magnesio. Un bagno con vista Egeo che unisce le proprietà terapeutiche dell’acqua ai benefici della contemplazione, un omaggio a Ippocrate che dalla sua terra trovò l’incipit del sapere.