Oltre cinquanta aziende della provincia di Modena hanno proclamato uno sciopero per dire basta agli incidenti e alle morti sul lavoro, mentre più di cento ordini del giorno arrivati alla Cgil dalle rappresentanze sindacali di tutto il territorio. Sono questi i numeri della mobilitazione sta montando dopo l’incidente che ha coinvolto Laila El Harim, l’operaia 40enne morta schiacciata in un macchinario per imballaggi mentre lavorava alla Bombonette di Camposanto il 3 agosto.
“Esigiamo risposte concrete, non solo a livello nazionale, ma anche dalle istituzioni locali e dal mondo delle imprese” dice la Cgil, sottolineando come la giornata di sciopero abbia visto la partecipazione di migliaia di lavoratori. La mobilitazione, “che coinvolge trasversalmente cittadini, pensionati, lavoratori di tutti i settori e tutti i territori”, oltre a chiedere giustizia per El Harim vuole ricordare anche un’altra morte sul lavoro, arrivata proprio nella mattinata: un operaio di un’azienda di Modena ha perso la vita rimanendo schiacciato da una ruspa mentre era al lavoro in un cantiere sulla A15 a Parma nella sera tra il 4 e il 5 agosto. “Bisogna porre fine a questa mattanza, intollerabile piaga di una società civile”, scrivono in una nota i sindacati Fillea-Cgil di Modena, Filca-Cisl Emilia Centrale e Feneal-Uil di Bologna, Modena e Ferrara, “non è più tollerabile restare inermi a registrare quotidianamente morti sul lavoro”.