Tutti conoscono il “suo” 46 e i nove titoli mondiali vinti: questo è Valentino Rossi. Servono altri numeri, però, per raccontare la grandezza di una leggenda della MotoGp, arrivata al momento del ritiro a 42 anni. Ad esempio, le 115 gare vinte su 423 disputate. Anche se forse il dato che di più impressiona sono le volte in cui Il Dottore ha concluso la stagione sul podio: nove da campione, 6 da vice-iridato, tre da terzo classificato. Fanno 18 anni al vertice della MotoGp, su 26 stagioni disputate. Eccole riassunte in numeri:
-9, i titoli mondiali
-4, le classi in cui hai vinto (unico nella storia). Sono 125, 250, 500 e MotoGp
-4, le scuderie per cui ha corso: Aprilia, Honda, Yamaha e Ducati
-423, i gran premi disputati
-235, i podi conquistati
-115, le gare vinte
-96, i giri veloci
-65, le pole position
-6330, i punti ottenuti. Il primo di sempre davanti a Pedrosa, fermo a 4162
-26, le stagioni disputate
-18, le stagioni concluse sul podio
-56, i Gp vinti con la Yamaha, più di chiunque altro. Secondo è Lorenzo con 44
-7, le gare non disputate in tutta la sua carriera
-20 e 311 giorni, il tempo passato dalla prima all’ultima vittoria (Brno 1996, Assen 2017)
-373, i punti conquistati nella stagione 2018
-11, i Gp vinti in una sola stagione (nel 2002 e nel 2005)
-23, le gare consecutive sul podio (da Portogallo 2002 a Sud Africa 2004)
-20-25, gli anni che Valentino Rossi avrebbe voluto ancora passare su una MotoGP