L’azzurro Luigi Busà ha conquistato la medaglia d’oro nel karate categoria -75 kg del kumitè maschile ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il siciliano di Avola ha battuto per 1-0 l’azero Rafael Aghayev, che vanta cinque titoli mondiali e 12 titoli europei. Si tratta della nona medaglia d’oro della team Italia ai Giochi di Tokyo, la 37esima medaglia, record assoluto nella storia delle Olimpiadi per gli azzurri.
Il karateka 33enne si era garantito la finale battendo l’ucraino Stanislav Horuna con il punteggio di 3-0 (due yuko). Poi si è trovato di fronte Aghayev, campione, eterno rivale e amico. Dopo due ori, tre argenti e un bronzo conquistati ai mondiali, Busà si è fatto trovare pronto all’appuntamento più importante della sua carriera: la prima volte del karate ai Giochi olimpici. Per l’Italia è già una spedizione trionfale, dopo il bronzo conquistato giovedì da Viviana Bottaro nella specialità kata. E non è finita qui. Sabato Silvia Semeraro nella categoria dei -61 kg proverà a regalare un’altra gioia a questa spedizione azzurra da record.
È senza freni la felicità di Busà, che aveva rischiato di uscire già nelle qualificazioni, prima di resettare tutto e piegare un avversario dopo l’altro. “Non ci sto capendo niente, è stata una cosa pazzesca, incredibile, sono felicissimo. E non solo per me, ma per tutto il karate italiano, per lo staff tecnico che è stato importantissimo, per mio papà e per tutti quelli che mi sono stati accanto. È stato un anno difficilissimo. Grazie a tutti”, ha dichiarato a fine gara.
Quello contro Aghayev era l’incontro che tutto il mondo del karate aspettava per decidere chi fosse il più forte della categoria dei -75 kg. Busà si è imposto 1-0, grazie a uno yuko conquistato dopo un minuto e 40 secondi di combattimento. Una sfida dura, tirata tra due avversari che si sono dati battaglia a livelli altissimi per tutta una vita. “All’inizio non mi sono espresso benissimo, con il kazako ho perso poi mi sono ripreso, una semifinale grandiosa e poi la finale contro il rivale di una vita. Un sogno, è stato un anno che ha dell’incredibile. Una follia, un giorno ve lo racconterò. Questa è una doppia vittoria“, ha proseguito l’azzurro.
“Che cosa potevamo desiderare di più? È qualcosa che meritavamo e questo è il coronamento di un sogno di tanti atleti. Gigi rappresenta tutti quegli atleti che non hanno potuto essere presenti oggi e negli ultimi cinquant’anni alle Olimpiadi. Grazie Gigi per questa missione”, ha dichiarato il vicepresidente Davide Benetello, membro del Comitato Esecutivo della World Karate Federation e European Karate Federation, ex karateka campione del mondo nel 1994. E’ stato lui a consegnare sul podio l’oro a Busà. Un cerchio azzurro che si chiude per una disciplina che nel mondo ha circa 100 milioni di praticanti.