Il Comitato olimpico internazionale ha allontanato dai Giochi di Tokyo il capo allenatore e l’accompagnatore della velocista bielorussa Krystsina Tsimanouskaya, ritirando loro gli accrediti. La decisione è stata presa dopo il caso internazionale che ha visto coinvolta nei giorni scorsi l’atleta che aveva denunciato pubblicamente la negligenza dei tecnici della sua delegazione, tra controlli antidoping insufficienti e sostituzioni improvvise delle atlete iscritte alle competizioni, e per questo era stata prelevata dal Villaggio olimpico e portata all’aeroporto con l’intento di costringerla a rimpatriare. Il Cio era intervenuto per porre sotto la propria protezione la ragazza che attualmente si trova in Polonia, dopo aver ricevuto un visto umanitario.

Il capoallenatore bielorusso Artur Shumak e l’accompagnatore Yuri Moisevich sono stati invitati a lasciare immediatamente il Villaggio degli atleti. Il provvedimento è stato preso “nell’interesse del benessere degli atleti della Bielorussia che sono ancora a Tokyo”, ha spiegato lo stesso Comitato in una nota, specificando di aver istituito una commissione disciplinare per stabilire i fatti e le responsabilità dopo aver ricevuto un rapporto del Comitato olimpico bielorusso, guidato da Viktor Lukashenko, figlio del presidente del Paese, Aleksander Lukashenko. I due tecnici, conclude il Cio, “avranno occasione di essere ascoltati”.

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