Tra il fenomenale e lo storico nei tuffi. Hongchan Quan, 14 anni, l’atleta più giovane della spedizione della Cina alle Olimpiadi di Tokyo, ha dominato la finale della piattaforma totalizzando 466,20 punti, punteggio mai ottenuto in precedenza in una finale olimpica. Ma quella della giovanissima Quan è una vittoria straordinaria non solo per l’esemplarità e la perfezione dei tuffi da lei eseguiti, ma soprattutto perché lei l’ha voluta con uno scopo ben preciso: raccogliere i soldi necessari a pagare le cure della sua mamma malata. A raccontare la sua storia di amore, sacrificio e dedizione sono i media cinesi ma nelle ultime ore la notizia sta facendo il giro del mondo.
La vita di Hongchan Quan è una favola moderna: a Tokyo 2020 ha sbaragliato tutte le avversarie ottenendo praticamente tutti 10. Nel salto più difficile del suo programma, il triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato, la Hongchan ha ottenuto 95,70 punti. Ben 96,00 è stato il parziale in tre tuffi, nel triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato, nella verticale con doppio salto mortale e indietro con un avvitamento e mezzo e sul doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo. Eppure, una volta sul podio, con la medaglia d’oro tra le mani, è stata l’unica a non sorridere: il suo pensiero era infatti rivolto alla madre gravemente malata. Tutti i soldi della sua vittoria serviranno infatti solo ed esclusivamente per pagarle le cure: solo allora, forse, la giovane atleta tornerà a sorridere.