Una multa dai 400 ai mille euro. Tanto rischiano i presidi se non controllano il Green Pass al personale scolastico in servizio. Questo l’ultima ragione che ha acceso le polemiche all’interno del mondo dell’istruzione. Critici soprattutto i sindacati: “Viene previsto per il preside un nuovo profilo, l’ispettore per la salute, non è possibile. Si tratta di un altro carico di responsabilità sul piano civile e pecuniario”, fa sapere la segretaria della Cisl Scuola Maddalena Gissi. “Abbiamo conosciuto i dirigenti scolastici farsi ingegneri, architetti e anche distributori di banchi per velocizzarne la diffusione, lo scorso anno, nelle aule. Ora basta. Il 1 settembre riprendono le attività del Piano estate ed entreranno nella scuola decine di persone che non sono dipendenti scolastici ma pervengono da associazioni, settori privati e terzo settore nell’ambito della bellissima esperienza che sono i Patti di comunità. Chi deve controllare?”.
Sullo stesso tema si è espresso anche Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi. “È normale che la violazione di un obbligo sia sanzionata. Dispiace che questa misura sia stata adottata senza un preventivo confronto“, ha riferito. E ha proseguito: “È inaccettabile che ai dirigenti scolastici non siano assegnate le risorse umane che chiediamo da tempo, assolutamente necessarie per assolvere i compiti, sempre più numerosi, che vengono loro richiesti. Ed è ancora più inaccettabile che sui colleghi incombano molti più oneri che sugli altri dirigenti dello Stato a fronte di una retribuzione nettamente inferiore. La politica dovrà ricordarsi dei presidi anche al momento del rinnovo contrattuale”.
Fra i lavoratori impegnati nel mondo dell’istruzione, il 14,87% non ha ancora ricevuto la prima dose di vaccino. In numeri assoluti sono 217.870, secondo il report settimanale del Governo. La settimana scorsa erano 220.605.
“Sulle sanzioni ai presidi è in corso una riflessione politica perché da più parti sono arrivate perplessità ed è possibile che in fase emendativa il Parlamento proponga modifiche alla norma. Personalmente – dice l’Ansa la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia M5S – non condivido pienamente questa strada, credo che gli insegnanti e i dirigenti abbiano dimostrato grande capacità e abnegazione nei confronti del loro lavoro e certamente va controllato il rispetto dell’obbligo del Green pass, ma non in questo modo”.