Devono rimanere in ferie forzate perché per chi svolge il loro lavoro “la vaccinazione è un requisito essenziale“. Il giudice Gabriele Allieri del Tribunale di Pavia ha respinto con questa motivazione il ricorso presentato da 10 operatrici socio-sanitarie di una casa di riposo che hanno rifiutato il vaccino contro il Covid. In seguito al loro no, la cooperativa “Argentum Servizi” di Milano le ha messe tutte in ferie e per queste si sono rivolte alla magistratura. L’ordinanza del tribunale però ha dato ragione all’azienda. Anzi, il giudice Allieri ha sottolineato che “potevano anche essere sospese senza stipendio“.
La vicenda viene raccontata nel dettaglio da La Provincia Pavese: il quotidiano locale specifica che le 10 oss lavorano nella casa di riposo Fondazione Galtrucco di Robbio, in Lomellina. La Argentum Servizi è la coop che fornisce il personale alla struttura. Quando le operatrici hanno rifiutato la vaccinazione, da parte della direzione dell’azienda sono arrivati diversi solleciti: il no però è stato confermato e a quel punto sono state messe tutte in ferie. Senza essere immunizzate, infatti, avrebbe potuto mettere in pericolo gli ospiti della casa di riposo, che appartengono anche alla categoria più a rischio in caso di contagio.
Le 10 oss hanno deciso di rivolgersi al giudice, ma il loro ricorso è stato respinto ribadendo un concetto già espresso da altri tribunali in questi mesi: per chi “svolge il ruolo di operatore di interesse sanitario la vaccinazione è un requisito essenziale per lo svolgimento della prestazione”. Anzi, come ha ricordato lo stesso magistrato nell’ordinanza, le operatrici potrebbe anche essere sospese dal lavoro senza retribuzione. Così aveva stabilito per primo a marzo un giudice di Belluno, definendo corretta la decisione di sospendere dal lavoro gli operatori sanitari che rifiutano il vaccino. Un altro caso a Terni: di fronte a una oss non vaccinata, si leggeva nell’ordinanza, la cooperativa ha “legittimamente” sospeso il rapporto di lavoro.