Nel 1989 avevo venticinque anni e i Pet Shop Boys andavano alla grande. Forse pochi ricordano che scrissero per Dusty Springfield il brano Nothing Has Been Proved che fece parte della colonna sonora del film “Scandal – Il caso Profumo” che avremo visto sì e no in quattro.
Qualche settimana fa ho riascoltato la bellissima e sensuale colonna sonora mentre ero in viaggio verso Napoli, per visitare il meraviglioso Museo Archeologico Nazionale. Diverse sono le mostre da vedere ( segnalo quella dei Gladiatori e ci sta un sospiro alla Marchesini feat. Lollobrigida con la frase “quanto mi attizzano ‘sti uomini”) e consiglio di perdervi e stupirvi qui, per giorni.
Purtroppo il Gabinetto Segreto è chiuso per le misure di contenimento della diffusione del Covid quindi tutto ciò che potrebbe essere indecente, immorale, pruriginoso o semplicemente educativo e curioso, è inaccessibile. Ho chiesto al Paolo Giulierini, Direttore del Museo, la differenza tra quello che provoca scandalo oggi comparato al passato: “Ciò che fu un concentrato di scandalo per i cattolici Borbone o il ‘luogo delle libertà’, sia pur per un breve periodo – mi spiega – con l’unità d’Italia è, in realtà uno spaccato straordinario di come i Romani concepissero la sessualità: forza rigenerante, potente talismano (si pensi al cornetto napoletano stilizzazione dei piccoli falli in corallo), benessere, tolleranza di genere. C’è tuttavia un serpeggiante lato oscuro che, con la sensibilità di oggi (poca peraltro), dovremmo cercare di ricordare, perché ancora, ahimè spesso, ci appartiene; quel mondo dava per scontata la schiavitù e, dunque, negava a tanti il libero arbitrio nella scelta del partner: chi abitava i lupanari, chi era schiavo nelle domus o nelle ville rustiche non poté mai amare chi avrebbe voluto. Siamo sicuri di esserci affrancati completamente da questi scenari?”.
Essendo curiosa come Miss Marple, sono riuscita ad avere tramite le spiegazioni incantevoli della dottoressa Caterina Serena Martucci tante informazioni: affascinante la rappresentazione sessuale, erotica e al contempo correlata alla Natura, di uno spaccato della vita di Pompei ed Ercolano ma anche della Magna Grecia e degli Etruschi.
Per esempio molti erano gli oggetti ritrovati come stipe votiva a forma di fallo, utero, seno, piedi per ringraziare le divinità.
E i segnacoli tombali? Falli enormi in pietra che gli Etruschi costruivano per il capofamiglia a significare la capacità generativa che identificava l’uomo. Potrebbe essere una idea per qualche eccentrico gentiluomo che, tra le sue volontà, richiedesse una lapide con un portafiori a forma di pene. E perché no, anche una donna coraggiosa che non temerebbe il giudizio altrui.
E qui torniamo alla parola scandaloso.
Forse oggi rimaniamo poco stupiti: i giornali estivi di gossip dove Stephanie di Monaco sfoggiava il suo topless o dove si trovava immorale veder succhiare l’alluce di Sarah Ferguson, duchessa di York, dall’amante non sanno più a che santo rivolgersi. Consiglio un tintinnabulum a forma fallica davanti alla porta e se non avete idea di che cosa sia, correte a vedere il Gabinetto Segreto appena riaprirà al pubblico.
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