“Se attraverso la vaccinazione si ha l’opportunità di evitare l’intubazione e il ricovero in ospedale, perché rischiare? Vaccinandosi ci si mette in sicurezza, perché puoi avere 35 anni, o 49 come me, e morire. Il problema è che si pensa sempre che questo virus non possa colpire te ma qualcun altro”. Sono le parole pronunciate ai microfoni de “L’Italia s’è desta” (Radio Cusano Campus) dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che rivolge un appello a tutti coloro che nutrono ancora scetticismo nei confronti del vaccino anti-covid.
E aggiunge: “Faccio fatica a pensare che con 130mila morti in Italia ci siano persone che non abbiano avuto un parente, un amico, un familiare o un vicino che ha preso questo virus. Basterebbe una chiacchierata con una famiglia che ha subito il lutto o ha avuto un parente intubato per capire che non è il caso di rischiare. Abbiamo il vaccino, usiamolo. Io mi ammalai di covid lo scorso anno e il giorno dopo la diagnosi di positività morì un operatore del 118, che aveva 3 anni meno di me e che era in buona salute – continua – Alla fine, muoiono anche i giovani. Uno può dire che non si fa il vaccino perché è giovane, forte e vigoroso e non morirà. E probabilmente è così, perché nella stragrande maggioranza dei casi non morirai. Ma, siccome per la reazione a questo virus ci può essere anche una base genetica o una predisposizione o una malattia sottostante di cui non si è a conoscenza, non si può sapere se sarai proprio tu a essere intubato o a morire per covid. E allora perché prendersi un rischio del genere quando a monte sai che puoi metterti in sicurezza col vaccino?”.
Sileri smonta alcune argomentazioni propugnate dai “vaccinofobi”: “Gli effetti collaterali del vaccino? Io non ne ho avuti e mia moglie, che allatta, ha avuto solo un po’ di fastidio al braccio che è durato 24 ore. Certamente ci sono anche reazioni avverse, ma sono molto limitate e piccole se comparate al numero impressionante di vaccini che vengono fatti. Molti scettici dicono che la vita è la loro e sostengono la libertà di scelta. Attenzione: è giusto e comprensibile – conclude – Io da medico ti dico che hai ragione, ma voglio provare a convincerti che stai dicendo una stupidaggine. Quello che sostieni è condivisibile dal punto di vista della sensibilità umana, ma è una stupidaggine dal punto di vista scientifico. E io voglio aiutarti a capire. Poi la libertà di scelta è tua, ma ricordo che, quando c’è un virus che circola, il problema non è solo tuo, ma della società e della comunità”.