È un'Asia Argento intima e riflessiva quella che racconta in un'intervista al Corriere della Sera lo speciale legame d'amicizia che la lega ad Angelica Di Majo fin da quando erano bambine
“È una cosa quasi mistica, non si può descrivere a parole. Secondo una visione buddista ci siamo rincontrate nella vita perché ci conosciamo da altri spazi, dovevamo capire qualcosa, avevamo bisogno l’una dell’altra per progredire come esseri umani”. È un’Asia Argento intima e riflessiva quella che racconta in un’intervista al Corriere della Sera lo speciale legame d’amicizia che la lega ad Angelica Di Majo fin da quando erano bambine. “Angelica era l’unica amica che avevo – confida l’attrice e regista -. È stata la figura più positiva della mia infanzia, un po’ mi ha salvata dai problemi che avevo in famiglia. È stata molto paziente, io ero possessiva, ogni tanto mi arrabbiavo e le dicevo che non le avrei rivolto più la parola fino a Natale… Ovviamente non resistevo”.
Il loro rapporto è sopravvissuto al successo di Asia Argento e al passare degli anni: “Abbiamo mantenuto un filo invisibile. Io ho pochi amici, sono tutte persone che conoscevo da prima di diventare ‘famosa’, termine che uso con fastidio, e di costruirmi inevitabili corazze. Ascoltavamo Madonna in maniera compulsiva, costringevamo i nostri genitori a portarci ai concerti e ai tempi di True Blue guardavamo il video tutto il giorno per imparare i balletti”. La cosa che Asia apprezza di più dell’amica è “il senso dell’umorismo, la tenacia, la generosità, e non parlo di denaro, ma di sentimenti, di presenza. Mi piace il fatto che sia una persona su cui poter contare e mi piacciono i suoi silenzi pieni di significato. Amo la sua precisione, la puntualità, adoro fare le cose con lei perché è molto ben organizzata. E cucina bene: la sua pasta e ceci non mi riesce mai bene come a lei”, conclude Asia Argento.