Il Senato statunitense ha approvato, con 69 voti a favore e 30 contro, il piano da mille miliardi di dollari (853 miliardi di euro) messo a punto dalla presidenza Biden per il rafforzamento delle infrastrutture del paese. Determinante l’assenso di una ventina di senatori repubblicani che hanno consentito di superare la spaccatura 50-50 del Senato. Per ottenere il sostegno di parte dei senatori repubblicani, Biden ha dovuto ridimensionare la portata del piano, originariamente concepito con un valore di 2.300 miliardi di dollari.
Il via libera della Camera dovrebbe essere una formalità visto che qui la maggioranza è democratica. Il piano prevede tra l’altro di destinare 110 miliardi di dollari vengono destinati a miglioramento e sviluppo di ponti e strade, 66 miliardi per il trasporto ferroviario, 65 miliardi per lo sviluppo di reti internet, 55 miliardi alle reti idriche, e altri 39 per i mezzi pubblici, 25 miliardi per gli aeroporti. Altri 7,5 miliardi verranno destinati alle colonnine di ricarica per le auto elettriche, 17 miliardi per la rimozione di vecchie condotte.
I soldi arriveranno in parte dalle risorse per fronteggiare l’emergenza Covid inutilizzate (200 miliardi), minori spese per medicare (50 miliardi) oltre a 28 miliardi attesi da una stretta fiscale sulle transazioni in valute digitali. Parte delle misure saranno finanziate a deficit. Il piano è stato criticato dall’ala più progressista del Congresso in quanto non farebbe abbastanza sul piano ambientale. Ulteriori interventi in questa direzione potrebbero però essere contenuti negli altri pacchetti a sostegno dell’economia messi a punto dalla Casa Bianca.