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Chef Francis Goncalves: “La mia famiglia è rimasta intrappolata nella propaganda no vax e sono morti tutti di Covid”

"Eravamo una famiglia piccola ma molto affiatata, se si fossero vaccinati ora sarebbero salvi. Invece c'è un dolore indescrivibile"

di F. Q.

“La mia famiglia è rimasta intrappolata nella propaganda no vax e sono morti tutti di Covid“. È questo l’amaro sfogo fatto al Daily Mail dallo chef Francis Goncalves, 43 anni, con l’obiettivo di convincere chi è ancora scettico a vaccinarsi al più presto contro il Covid. “Il messaggio che vorrei diffondere: perché mai un governo vorrebbe farvi male con un vaccino? Quale sarebbe l’obiettivo?“, ha detto prima di iniziare a raccontare quanto successo alla sua famiglia. Nel giro di pochissimi giorni, infatti, ha perso il fratello Shaul, 40 anni, e i genitori Basil e Charmagne di 73 e 65 anni.

“Sono rimasti intrappolati nella propaganda dei no vax”, ha dichiarato l’uomo spiegando come le fake news facciano facilmente “presa su chi ha paura”. Lui e la sua famiglia sono originari del Sudafrica ma nel 2015 si erano trasferiti nel Regno Unito per sfuggire alle violenze che avvenivano in patria: qui lui ha intrapreso la carriera da chef e ha aperto il suo ristorante a Cardiff, in Galles, mentre il fratello e i genitori si erano trasferiti nuovamente, in Portogallo, nei pressi di Lisbona.”I miei genitori – ha raccontato ancora Goncalves – avevano problemi di salute ma mio fratello era l’uomo più sano che conosco. Faceva tantissimo sport, non beveva da 15 anni ed era vegetariano. Mio padre Basil era un uomo che ha fatto tutto per la famiglia ed è stato contagiato in ospedale. Charmagne e Shaul hanno preso il Covid da lui a una cena di famiglia, a luglio”.

“Pochi giorni dopo mio fratello ha cominciato a sentirsi poco bene – ha proseguito Francis Goncalves -. Si sentiva un peso addosso e accusava molta stanchezza“. Lui e il padre sono peggiorati rapidamente: lo chef ha fatto il possibile per raggiungerli in Portogallo ma quando è arrivato il padre e il fratello erano già morti, mentre la madre versava in condizioni gravissime. “Era in coma farmacologico. Mi hanno permesso di farle visita, che di per sé non è un buon segno, a patto che mettessi gli indumenti protettivi”. Anche lei è deceduta pochi giorni dopo. “Eravamo una famiglia piccola ma molto affiatata, se si fossero vaccinati ora sarebbero salvi. Invece c’è un dolore indescrivibile”, ha concluso.

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