L'8 agosto era stato ritrovato un cadavere in un torrente della cittadina bresciana. L'esame autoptico conferma che si tratta della vigilessa della Val Camonica scomparsa l'8 maggio. Il corpo non presenta segni di violenze, ma occorreranno nuovi accertamenti per capire la causa del decesso
Il cadavere ritrovato l’8 agosto in un torrente nei pressi di Temù, nel bresciano, è quello di Laura Ziliani, la vigilessa originaria della Val Camonica scomparsa l’8 maggio. Lo ha stabilito l’autopsia affidata al dipartimento medico degli Spedali Civili di Brescia, confermando i sospetti degli inquirenti nei giorni scorsi. Secondo quanto riportato dal Giornale di Brescia, la vigilessa è stata riconosciuta grazie a una cisti sotto il piede e gli orecchini ai lobi del cadavere.
Il corpo non presenta segni di violenza, ma per capire la causa del decesso occorreranno altre analisi tra cui quelle degli organi interni per valutare l’ipotesi di avvelenamento. Intanto, per la morte di Laura Ziliani rimangono indagate due delle tre figlie e la sua casa, a Temù, resta sotto sequestro.