La Regione ha deciso di cambiare strategia per acciuffare i 267mila over 60 ancora non immunizzati. Strategie ad hoc anche per personale scolastico e studenti
La strategia vaccinale della regione Lombardia cambia ancora. Davanti allo scetticismo di 267mila over 60 ancora senza vaccino, la Regione ha deciso di svoltare ancora strada, nella speranza di raggiungere anche i più restii, facendo cadere il “vincolo” di ricevere il vaccino Astrazeneca. Da domani i cittadini con più di 60 anni di età potranno accedere liberamente agli hub, senza prenotazione, con l’opportunità di essere immunizzati con Pfizer o Moderna.
Il nuovo cambio di rotta è possibile grazie all’incremento di consegne straordinarie di vaccini Pfizer, circa 500mila dalla metà di agosto, oltre a nuovi carichi di Moderna garantiti dalla struttura del Commissario, Francesco Paolo Figliuolo. In questo modo, ha spiegato l’assessore al Welfare, Letizia Moratti, le “scorte di Astrazeneca” potranno essere utilizzate “prevalentemente per garantire il richiamo a coloro che hanno già ricevuto la prima dose di questo vaccino”. Prosegue invece la campagna in farmacia, dove gli over 60 possono ricevere il monodose Johnson&Johnson.
L’acceleratore era premuto sugli over 60 già da alcune settimane. Ma, nonostante l’accesso libero ai centri vaccinali, erano ancora molti i cittadini che si presentavano all’hub rifiutando però il vaccino Astrazeneca, dopo i rarissimi casi di trombosi che hanno portato allo stop agli under 60.
Intanto nella Regione guidata da Attilio Fontana sono state raggiunte 13 milioni di dosi somministrate: 7,5 milioni di lombardi hanno aderito alla campagna vaccinale, di questi l’85% ha completato il ciclo vaccinale. In particolare, secondo i dati forniti dal Pirellone, sono mezzo milione, il 72% della popolazione target, gli adolescenti che si sono vaccinati o prenotati. Nelle altre fasce d’età l’adesione supera ampiamente l’80%. Tra gli over 60 l’adesione è dell’88%, ma rimangono da raggiungere, appunto, circa 267mila lombardi in quella fascia.
Occhi puntati anche sul personale scolastico e universitario. Sempre secondo i dati regionali sono circa 40mila i non vaccinati in questa categoria di popolazione che già da oggi hanno avuto accesso libero senza prenotazione. Stesso discorso per i giovani studenti tra i 12 e i 19 anni per i quali sono previste agende prioritarie dedicate già attive che si allargheranno al settore dell’Università dal 16 agosto.