di Francesco Bommartini
“Ormai esiste solo lo streaming”. Questa è la frase con cui gli appassionati di musica si devono misurare sempre più spesso. E ci sta, perché in effetti rispecchia una buona parte della realtà. Ma poi arriva l’altra faccia della realtà distributiva, quella del fisico (cd e vinili innanzitutto, ma anche audiocassette e dvd). E lo fa sotto forma di statistiche diramate da Discogs, ovvero la piattaforma (digitale) di riferimento per chi compra e vende musica (in formato fisico).
Partiamo dal dato cardine: nel 2020 c’è stato un 40,12% di acquisti in più rispetto all’anno precedente. Così suddivisi: 40,75% di crescita per i vinili e 37,18% per i cd, con un corrispettivo di 11,961,998 di dischi venduti e di 3,441,769 di cd. Cifre importanti, che testimoniano l’ottimo stato di salute che gode l’iconico supporto tornato in auge anche tra i giovani. Ma quel +37% riferito ai cd, dati per spacciati un po’ ovunque, è un segnale interessante. La crescita di vendite, tra l’altro, può sì essere anche dovuta alla pandemia che ha costretto tutti – compresi i musicofili – a casa, ma è anche vero che, come si diceva all’inizio, Spotify e altre piattaforme hanno ormai il predominio del mercato (in Italia, secondo gli ultimi dati Fimi, lo streaming occupa l’80% dello spettro distributivo).
Persino le cassette hanno fatto registrare un 33% in più di acquisti, con numeri sostanzialmente inferiori: 282,798 le copie scambiate su Discogs. Saranno contenti gli amanti dei supporti fisici sapendo che nel 2020, sulla piattaforma americana, ci sono stati 8,845,534 ordini rispetto ai 6,514,697 del 2019. I vinili più collezionati non stupiscono: partendo dalla quinta posizione troviamo infatti Wish you were here dei Pink Floyd, Rumors dei Fleetwood Mac, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles, Abbey Road sempre dei quattro baronetti e Dark Side of the Moon dei Pink Floyd.
Partendo dal presupposto che non esiste solo Discogs, va però detto che i dati riportati risultano essere particolarmente pregnanti alla luce della community che caratterizza il sito, creato come passatempo nel 2000 da Kevin Lewandowski. Basti pensare che, secondo dati aggiornati al 2019, contava 463,613 account di utenti. Non sappiamo di quanto, ma sicuramente la crescita nell’anno caratterizzato dal Coronavirus c’è stata.
Migliaia, oltre ad acquirenti e venditori, sono anche i contributori, ovvero coloro che inseriscono pubblicazioni discografiche all’interno del database. Nel solo 2020 sono stati oltre 1 milione i nuovi inserimenti. Nel sito è anche disponibile una sezione dedicata ai contributori, con le relative statistiche. Diognes_The_Fox è il nickname del più attivo, che ha inserito circa 54mila pubblicazioni e 163mila immagini. Un fulgido esempio di cosa può fare la passione!