“Per la consumazione al tavolo nelle mense aziendali o in tutti i locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti pubblici e privati è necessario esibire la certificazione verde”. Lo precisa, dopo giorni di incertezza, una Faq (frequently asked question) in via di pubblicazione sul sito di palazzo Chigi. “Per la consumazione al tavolo al chiuso – è spiegato – i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti solo se muniti di certificazione verde. A tal fine, i gestori sono tenuti a verificare le certificazioni con le modalità indicate dal dpcm del 17 giugno”.
Contro l’obbligo di green pass a mensa si era rischiato lo sciopero alla Hanon Systems di Campiglione Fenile, nel Torinese. “L’esclusione dalle mense aziendali o la separazione tra lavoratori sulla base del green pass è priva di fondamento oltre che discriminatoria“, lamentavano i sindacati. Poi la direzione aziendale aveva deciso di ritirare il provvedimento e lo sciopero, di conseguenza, era stato revocato. Ma adesso che a chiarire la necessità del pass è direttamente il governo, anche la Hanon dovrà tornare sui propri passi. Così come la Regione Piemonte, che in una circolare rivolta ai propri dipendenti aveva stabilito che “le attività connesse con la fruizione del vitto sono consentite a tutto il personale, fermo restando il rispetto dei protocolli o delle linee guida dirette a prevenire o contenere il contagio”.
La precisazione di Chigi arriva dopo che venerdì – sempre da fonti dell’esecutivo – era stato chiarito come l’obbligo di green pass fosse applicabile anche alle mense delle forze armate e delle forze di polizia, nonostante alcune circolari interne di segno opposto. Sabato, però, a ribadire l’obbligo è intervenuto un documento del capo segreteria del Dipartimento della Pubblica sicurezza Sergio Bracco: “Con decorrenza immediata – vi si legge – sulla base delle indicazioni fornite dal ministero della Salute, la consumazione del pasto all’interno delle mense di servizio dovrà essere consentita solo a coloro che sono in possesso delle certificazioni verdi Covid-19”.