"Lo stato maggiore laburista ha infine deciso che non sono adatto a far parte del loro partito, poiché non rinnegherò quelli che sono stati già espulsi. Ebbene, sono orgoglioso di stare con i buoni amici e compagni vittime dell'epurazione", ha scritto su Twitter
Ken Loach vittima della “caccia alle streghe” ordita dalla leadership laburista. Il durissimo atto d’accusa è arrivato dallo stesso regista britannico, che ha denunciato di essere stato espulso dal partito per essersi opposto all’ondata di epurazioni contro i sodali di Jeremy Corbyn e i critici del suo successore, il più moderato Keir Starmer. “Lo stato maggiore laburista ha infine deciso che non sono adatto a far parte del loro partito, poiché non rinnegherò quelli che sono stati già espulsi. Ebbene, sono orgoglioso di stare con i buoni amici e compagni vittime dell’epurazione. C’è davvero una caccia alle streghe”, ha scritto su Twitter il regista 85enne, vincitore della Palma d’Oro a Cannes e celebrato in tutto il mondo per la capacità di raccontare nei suoi film la fatica quotidiana delle fasce più deboli della società britannica.
“Starmer e la sua cricca non guideranno mai un partito del popolo. Siamo tanti, loro sono pochi. Solidarietà”, ha aggiunto Loach, con un attacco frontale nei confronti del nuovo capo del partito, succeduto al più radicale Corbyn dopo l’ultima disfatta elettorale del 2019, che aveva spianato la strada per Downing Street a Boris Johnson. Corbyn, esponente della sinistra pacifista e storico sostenitore della causa palestinese, era stato sospeso dal partito nell’ottobre dello scorso anno per aver affermato che il problema dell’antisemitismo all’interno del Labour era stato “drasticamente sopravvalutato per ragioni politiche” dagli oppositori e dai media. Un mese dopo un comitato disciplinare aveva revocato la sospensione dopo che Corbyn aveva rilasciato una dichiarazione conciliante, ma Starmer si era opposto. Più di recente altri gruppi della base erano stati espulsi dopo essere stati giudicati “incompatibili” con i valori laburisti. Un altro esponente del partito, Howard Beckett era stato sospeso a maggio dopo aver criticato la ministra dell’Interno Priti Patel, chiedendone le dimissioni.
Ken Loch aveva lasciato il Labour negli anni ’90 dopo una militanza trentennale, in polemica con la sterzata al centro di Tony Blair. In seguito aveva sostenuto partiti come Respect e Left Unity che si presentavano come alternativa radicale ai laburisti. Dopo l’elezione a segretario del socialista Corbyn, il regista era rientrato. L’espulsione di Loach ha fatto rumore. Secondo l’ex cancelliere ombra John McDonnell “espellere un socialista così bravo che ha fatto così tanto per promuovere la causa del socialismo è una vergogna. I film di Ken hanno messo in luce le disuguaglianze nella nostra società, ci hanno dato speranza per il cambiamento e ci hanno ispirato a reagire. Mando la mia solidarietà al mio amico e compagno”.