Bruciare tutti i documenti per “non mettere a rischio la vita” di migliaia di donne e bambini aiutati in quasi 20 anni di azione umanitaria sul posto. La Fondazione Pangea Onlus, organizzazione no-profit che operava a Kabul con diversi progetti, tra cui il progetto Jamila per aiutare, in primis, donne svantaggiate e bambini, ha pubblicato su Facebook un video in cui alcune donne distruggono tutti i documenti raccolti in anni di lavoro. “Bruciamo tutto perché nulla possa mettere a rischio la vita delle decine di migliaia di donne e bambini che abbiamo aiutato e stiamo aiutando. Oggi la giornata si concentra su questo a Kabul mentre dall’Italia il lavoro è incessante affinché si possano salvare più donne e bambine possibile. Non le lasciamo sole, non lasciateci soli!”, si legge a didascalia delle immagini. Un’azione obbligata dopo l’ingresso nella capitale afgana delle milizie talebane e dopo l’abbandono del Paese da parte delle truppe statunitensi.