Raffiche di vento fino a 120 km all’ora, nubifragi, centinaia di interventi dei pompieri per liberare le strade dagli alberi sradicati dal maltempo e soccorrere i civili. E poi esondazioni dei fiumi e colate di detriti che hanno causato non pochi disagi ai cittadini. Sono le conseguenze del maltempo che nella notte tra il 16 e il 17 agosto si è abbattuto sul Nord Italia, in particolare in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia e Veneto. Dopo il caldo record portato dall’anticiclone africano Lucifero nei giorni scorsi, che ha reso roventi gran parte delle città italiane facendo registrare temperature oltre i 40 gradi anche nel weekend di Ferragosto, nel giro di poche ore la situazione climatica in Italia si è completamente capovolta. Un “alternarsi” improvviso di “siccità e alluvioni” che è l'”effetto dei cambiamenti climatici“, sottolinea Coldiretti.
Nella provincia di Bolzano, nella zona del torrente Fleres, i residenti hanno visto le strade e i propri cantine e garage invasi dai detriti e dal fango, dopo gli smottamenti e le frane causate dalla tempesta. Tra Pordenone e Udine, invece, il maltempo ha colpito violentemente le zone che solo una settimana fa erano già state danneggiate dalle grandinate. Ad Azzano Decimo, per esempio, pioggia e vento hanno causato il crollo del tetto di una casa, che è stato spazzato via ed è finito a colpire un’abitazione vicina. Sempre in Friuli, i venti della tromba d’aria hanno toccato i 103 km/h a San Vito al Tagliamento, raggiungendo i 120 km/h sulla costa tra Gorgo di Latisana e Lignano.
E ancora, blackout in Friuli Venezia-Giulia e nel Veneto, dove alcune coperture provvisorie installate proprio per far fronte ai danni del nubifragio hanno ceduto. A Venezia sono state oltre 200 le richieste di intervento dei vigili del fuoco, dopo che il forte vento ha abbattuto decine di cartelli stradali, cartelloni pubblicitari e alberi, causando anche lo staccamento di grondaie e cornicioni delle abitazioni e interrompendo per molte ore la circolazione nelle strade di Mestre e sulla terraferma. Le azioni di soccorso hanno tenuti impegnati i vigili del fuoco durante tutta la notte, per rimuovere i danni causati dalla tempesta.
“Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici“, sottolinea Coldiretti, aggiungendo che questo è dovuto a causa della “tropicalizzazione” del nostro clima, che porta a “manifestazioni violente e sfasamenti stagionali” come quello che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni. Sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), gli eventi atmosferici estremi come quelli della notte scorsa avvenuti in Italia sono più di 1200 nel 2021. Un tempo ormai impossibile da prevedere, e fuori da ogni logica stagionale, che in dieci anni ha causato anche la perdita di “oltre 14 miliardi di euro” a causa dei danni, conclude Coldiretti, “tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture”.