Circa 5mila persone stanno partecipando all'evento, che va avanti da giorni. Non è l'unico caso in Italia: preoccupazione in alcune regioni per il moltiplicarsi dei contagi
Continua il rave party in corso nel Viterbese. Non lontano da qui, il 16 agosto è stato trovato il corpo di un ragazzo. Si era tuffato nel Lago di Mazzano e non è stato più visto riemergere. Sembra che il 24enne – si legge su La Repubblica – nato a Londra ma residente in Emilia Romagna, amasse fare immersioni in apnea. Le forze dell’ordine sono perciò intervenute sul posto insieme ai sommozzatori e a un elicottero: si aspetta ora l’autopsia per capire le cause del decesso. Appuntamento annuale intorno ai giorni di Ferragosto, la festa – non autorizzata e causa di assembramenti – richiama ogni anno migliaia di ragazzi da tutta Europa.
Quello nei pressi di Viterbo è solo l’ultima delle feste abusive in corso in alcune zone della Penisola. I Nas hanno controllato villaggi turistici, campeggi e agriturismi: in totale si contano 17 chiusure e 301 violazioni contestate, nella maggior parte dei casi per la mancata attuazione delle misure anti-Covid.
Un rave con 300 ragazzi è stato interrotto nel Salento, uno con 40 persone in Liguria. A tracciare un bilancio dei controlli dell’ultimo anno è proprio il Viminale: dall’11 marzo 2020 al 31 luglio 2021 nell’ambito dei controlli per contenere la diffusione del Covid sono state controllate 49.590.468 persone e ne sono state sanzionate 720.918 per violazioni alle normative anti-contagio. I denunciati per violazione della quarantena sono stati 5833, altri 5864 per false attestazioni. Gli esercizi commerciali controllati sono stati oltre 11 milioni e i titolari sanzionati 26.374. Chiuse 7480 attività commerciali.
Nel frattempo, per quanto riguarda il raduno viterbese, arriva la condanna da parte dei sindaci dell’area: “L”illegale rave party che si sta consumando dal giorno di Ferragosto nel comune di Valentano (Viterbo) è un attacco frontale ai territori e alla popolazione dei comuni limitrofi”, hanno scritto in un comunicato stampa unitario i primi cittadini di Manciano, Pitigliano e Sorano, vicino Grosseto. “Questo raduno illegale è una vera e propria incursione nei confronti dei nostri territori e in primis di quello del vicino comune di Valentano, da parte degli organizzatori e dei partecipanti di questo rave, che inevitabilmente stanno minando in queste ore le attività economiche, in piena stagione turistica, e la sicurezza e la tranquillità dei cittadini, anche dal punto di vista sanitario”, hanno proseguito. “Nel prendere atto con profonda amarezza che lo Stato non si sia dimostrato capace di prevenire, per di più durante una pandemia da Covid-19 in corso dal 2020, tale clamorosa manifestazione di illegalità da ogni punto di vista, noi sindaci riteniamo che a oggi non sia stato assicurato un adeguato e continuo controllo dei territori di questi tre comuni, con un impiego straordinario di forze dell’ordine nonostante la massiccia presenza fissa o mobile di migliaia di persone arrivate per partecipare al rave e che stanno iniziando a gravitare anche nelle nostre zone. Chiediamo una maggiore attenzione e un profondo impegno anche da parte della Prefettura di Grosseto per gestire questa situazione che non sappiamo ancora a cosa porterà e né quando finirà”.