“Gasperini tentò di picchiarmi“. La rivelazione del Papu Gomez arriva dall’Argentina, sulle pagine del quotidiano La Nacion. L’ex numero 10 dell’Atalanta è tornato sul suo addio al club bergamasco, dopo gli scontri avuti con l’allenatore Gian Piero Gasperini e i sette anni di militanza nella Dea, gli ultimi con la fascia di capitano al braccio. Molti, tra tifosi atalantini e non, si sono domandati per mesi le vere ragioni del loro litigio. Ora il centrocampista ha voluto raccontare la sua verità. Evidentemente opposta a quella del tecnico, che ha subito replicato ribaltando le accuse: “L’aggressione fisica è stata sua, non mia”, ha spiegato Gasperini, “i suoi comportamenti erano diventati inaccettabili“.
Gomez svela le ragioni dal suo punto di vista, senza usare mezze misure: per lui Gasperini “varcò ogni limite“. La lite decisiva si è consumata durante la partita dell’Atalanta in Champions League contro il Midtyjlland del primo dicembre 2020. Gasperini decise di sostituire il capitano già all’inizio del secondo tempo. “Non obbedii a una consegna tattica”, ammette oggi lo stesso Gomez, “Gasperini mi chiese di spostarmi sulla destra, ma io stavo giocando benissimo a sinistra. Così gli risposi di no“. Al rientro negli spogliatoi, la lite furiosa e la sostituzione.
“Va bene discutere, ma un’aggressione fisica non la posso accettare”, spiega l’argentino. Così, la richiesta al presidente della società atalantina Antonio Percassi: “Per me non c’erano problemi a continuare”, ma “dissi al presidente che per andare avanti avevo bisogno delle scuse di Gasperini“. Scuse che non sono arrivate, dice il calciatore, che sostiene di essere stato il primo a scusarsi con squadra e allenatore durante la riunione il giorno successivo al litigio. Da lì, la situazione è peggiorata sempre di più, con la frattura tra Gomez e Gasperini rimasta insanabile per tutta la stagione fino alla cessione del giocatore al Siviglia per 8,5 milioni di euro. Secondo l’argentino, sia allenatore che presidente hanno le loro colpe, con il secondo che a sua detta non ha “avuto le p…e di chiedere a Gasperini di porgermi delle scuse”. “Dopo tutto quello che avevo fatto per il club, si sono comportati male“, conclude l’argentino.
Ma dall’Italia Gasperini ha subito replicato alle parole del suo ex centrocampista in una breve nota pubblicata da La Gazzetta dello Sport: “L’aggressione fisica è stata sua, non mia”, scrive il tecnico dell’Atalanta, “il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club”. “I comportamenti e gli atteggiamenti di Gomez” in campo e fuori”, continua Gasperini, “erano diventati inaccettabili per l’allenatore e per i compagni”. E conclude: “Mi auguro che Gomez possa continuare a far parlare di sè con le prestazioni, come faceva all’Atalanta”.