La donna e il suo compagno avevano pensato all'ipotesi di fare a pezzi ed occultare il cadavere dello chef lodigiano, ritrovato avvolto in un lenzuolo a quattro giorni dalla scomparsa, nell'agosto del 2019. A conferma dell'ipotesi il ritrovamento di bottiglie di candeggina, una sega elettrica e una valigia vuota nella stanza della donna
Svolta sul caso della morte di Andrea Zamperoni, lo chef di origini lodigiane che il 18 agosto 2019 venne trovato privo di vita in un ostello a New York. Una prostituta 43enne, Angela Barini, che è stata arrestata tre giorni dopo l’accaduto, ha confessato oggi, a distanza di due anni. Per derubarlo, ha raccontato. lo aveva drogato con un cocktail di droghe a base di fentanyl – un potente analgesico oppioide sintetico, responsabile in America di una vera e propria strage – ma il mix era così potente che lo ha ucciso.
La Barini, dopo due anni di silenzio, ha confessato alla Corte distrettuale di Brooklyn di essere colpevole dell’accusa contestata. E cioè di aver causato la morte, in conseguenza della somministrazione di un cocktail letale, dello chef originario di Casalpusterlengo (Lodi), responsabile delle cucine del noto ristorante italiano Cipriani Dolci nella Grand Central Station di New York.
Zamperoni era stato trovato morto al primo piano del Kamway Lodge, un ostello nel Queens a pochi isolati da casa sua, mal frequentato e conosciuto dalla polizia per i suoi giri di droga e prostituzione. La donna era in camera con il cadavere quando la polizia bussò alla porta la notte del 21 agosto, alla ricerca del ragazzo scomparso da alcuni giorni. La denuncia era stata presentata quattro giorni prima, il 17 agosto, dopo che Zamperoni non aveva fatto la consueta telefonata settimanale alla madre in Italia e non si era presentato al lavoro, dove era sempre puntuale.
Nel corso delle indagini è emerso che Barini aveva parlato con quello che all’epoca dei fatti era il suo compagno, Leslie Lescano, dell’ipotesi di fare a pezzi ed occultare il cadavere, poi ritrovato avvolto in un lenzuolo dentro una pattumiera. Ipotesi che troverebbe conferma con il fatto che nella stanza della donna sono state ritrovate bottiglie di candeggina, una sega elettrica e una valigia vuota.
Lescano comparirà nuovamente davanti al giudice Brian Cogan il prossimo 25 settembre. Per quella data la Barini, di origini canadesi, potrebbe aver già concordato il patteggiamento della pena conseguente alla sua ammissione di colpevolezza. Su entrambi gli imputati gravano anche le accuse per altri tre decessi, due turisti e un pensionato, trovati morti per overdose e derubati.