Ancora nessuno stop per il rave party abusivo sul lago di Mezzano, vicino a Viterbo. L’evento che ha raccolto migliaia di persone provenienti da tutta l’Europa va avanti da cinque giorni consecutivi e nonostante la morte di un 25enne non si è mai interrotto. A preoccupare sono anche e soprattutto le condizioni sanitarie: nessuna misura anti-Covid è infatti rispettata e si teme un impatto sui contagi nell’area e non solo. L’allarme oggi è arrivato dall’assessore regionale del Lazio alla Sanità Alessio D’Amato: “La situazione è fuori controllo, nessuna trattativa è possibile“, ha dichiarato. “Va ripristinato il corretto ordine pubblico, identificate le persone e individuate le responsabilità di un simile assembramento. I servizi della Asl segnalano una situazione grave”.
La situazione nella zona – La situazione nell’area è sempre più tesa. Oltre alla morte del 25enne, su cui indaga la procura, sono state registrate due denunce per stupro e cinque ragazzi sono stati ricoverati negli ospedali limitrofi in coma etilico. Alcuni esercizi commerciali hanno poi denunciato gruppi di ragazzi che hanno portato via cibo e bevande senza pagare. Il giorno di Ferragosto invece, una della partecipanti alla festa ha partorito. Il rave party dovrebbe durare fino al 23, ma le forze di polizia lavorano perché l’area venga sgomberata nelle prossime ore. Finora non sono intervenuti convinti che la soluzione condivisa sia la più auspicabile per preservare la sicurezza e l’ordine pubblico.
Il sindaco invoca Lamorgese, che telefona – Le pressioni per un intervento sono sempre più forti. Stefano Bigiotti, sindaco di Valentano, il Comune più vicino al rave party, in un video inviato via WhatsApp ai media si è rivolto direttamente alla ministra dell’Interno: “Esistono ancora tre grandi problematiche a cui il ministero dell’Interno deve dare una risposta. Una problematica di ordine e sicurezza pubblica all’interno del Rave party illegale che dopo cinque giorni di festa si sta ancora consumando. Un secondo problema, invece, riguarda l’emergenza epidemiologica: le comunità locali iniziano a essere veramente preoccupate. Un terzo problema è di carattere ambientale: quali saranno le conseguenze per una zona di interesse comunitario come quella di Mezzano? Lamorgese deve immediatamente dare una risposta”. La ministra dell’Interno prima ha fatto sapere che segue l’evolversi della situazione e che le forze di polizia sono al lavoro, poi ha chiamato direttamente il primo cittadino. “Mi ha rassicurato sul fatto che il rave è una priorità del Viminale”, dice Bigiotti. In queste ore, racconta sempre il sindaco, “ci sono stati dei deflussi fisiologici, la zona è completamente presidiata da polizia, carabinieri e guardia di finanza”. Ma al momento si attende ancora che arrivi lo stop alla festa.
Iniziato il deflusso – Intanto alcune decine di partecipanti che hanno lasciato il maxi rave party sono segnalati stasera nel centro storico della confinante Pitigliano, paese in questi giorni affollato di turisti. Secondo quanto si apprende tra i reduci del rave, alcuni hanno finito i viveri e sono in cerca di cibo, taluno si è addormentato accampandosi di fatto nelle strade pubbliche, altri non hanno mezzi per tornare ai luoghi di provenienza e aspettano la ripresa dei servizi di linea (autobus) domani mattina. La situazione è calma ma viene osservata dalle autorità. “E’ iniziato il deflusso dal rave – spiega il sindaco Giovanni Gentili – e alcuni partecipanti sono arrivati in paese a Pitigliano. Hanno lasciato il rave quelli che erano meno organizzati, senza camper, senza roulotte. Spesso hanno finito le scorte e se ne vanno. Risulta che gli organizzatori prevedevano di far durare il rave dieci giorni ma speriamo che possa concludersi già domani, ci sono accordi che operano in questa direzione”.
L’indagine sulla morte del 25enne – La Procura intanto ha aperto un fascicolo dopo la morte del 25enne, nato a Londra ma residente in Emilia Romagna, che è stato trovato nelle acque del lago di Mezzano, nell’alta Tuscia. Esattamente a poche centinaia di metri dal terreno scelto per la festa no stop a cui stanno ancora partecipando oltre cinquemila persone. Il giovane è stato visto sparire nel lago proprio il giorno di Ferragosto ed il suo corpo è stato ritrovato il giorno successivo. Sono ancora da chiarire le cause della morte del ragazzo. Non si esclude un malore e che il 25enne possa aver assunto alcolici o droghe prima di tuffarsi. Solo l’autopsia disposta dai magistrati e già effettuata potrà chiarire questi aspetti. Sono stati disposti anche gli esami tossicologici, per i quali però si dovrà attendere almeno 15 giorni. Il reato ipotizzato dal procuratore Paolo Auriemma è quello di morte come conseguenza di altro reato.