Un deputato del New Jersey, Tom Malinowski, ha invitato le autorità americane a trovare altre soluzioni per identificare i proprietari: si potrebbe partire dai numeri di telefono in archivio. Il New Jersey è anche sede di una delle agenzie che si occupa di accogliere profughi e si sta preparando all’eventuale arrivo di afghani
Non solo materiale sensibile ma anche tanti passaporti di afghani che ora tentano di lasciare il Paese dopo la presa dei Talebani. La settimana scorsa negli uffici dell’Ambasciata Usa a Kabul sono stati distrutti, insieme alle carte che andavano sottratte al nemico come è procedura standard in contesti di crisi, anche i documenti di molte persone che avevano chiesto il visto per gli Usa. E al momento sono prive di strumenti di identificazione con il risultato che ora dovranno attendere fino a nuovo ordine prima di poter partire, ammesso che sia possibile. Il Dipartimento di Stato ha suggerito a tutte le persone in attesa di documenti di mettersi al riparo e di attendere istruzioni, sconsigliando di andare all’aeroporto fino a nuova chiamata.
According to @AndyKimNJ’s congressional office, Afghan passports that were submitted to the US embassy for visa processing have been destroyed. (Remember all that sensitive document burning? H/t to @kgilsinan for the info) pic.twitter.com/KneVItxVVb
— Julia Ioffe (@juliaioffe) August 17, 2021
“Gli appuntamenti per visti e passaporti all’ambasciata sono stati cancellati – ha spiegato il deputato del New Jersey Andy Kim -. I passaporti che erano in possesso dell’ambasciata sono stati distrutti. Al momento non è possibile fornire servizi di visti in Afghanistan”. Un altro deputato del New Jersey, Tom Malinowski, alla Cnn ha invitato le autorità americane a trovare altre soluzioni per identificare gli afghani i cui passaporti sono stati distrutti sottolineando che si potrebbe partire dai numeri di telefono in archivio. “In molti casi – ha spiegato – abbiamo le loro informazioni e i loro numeri di telefono e da qui si può procedere alla loro identificazione. Ad ogni modo qualsiasi afghano che tenta di raggiungere l’aeroporto è meglio che sia senza un documento identificativo (per motivi di sicurezza, ndr)”. Il New Jersey è anche sede di una delle agenzie che si occupa di accogliere profughi e si sta preparando all’eventuale arrivo di afghani.
Intanto il ministero della Difesa del Regno Unito Ben Wallace ha fatto sapere che tutti gli afgani che hanno lavorato per il governo inglese e che cercano asilo politico potranno entrare in Gran Bretagna anche senza un passaporto.