E’ considerato da tempo uno dei protagonista del traffico internazionale di stupefacenti e del riciclaggio di denaro. Ma era pure uno dei sei latitanti italiani più pericolosi al mondo, inserito nella lista dei “top most wanted” del Viminiale solo qualche giorno fa. E’ finita, però, la latitanza di Raffaele Imperiale. Il narcos di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, è stato arrestato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. L’arresto è avvenuto nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli e condotte dal Gico e dalla Squadra Mobile della Questura, con il supporto dei Servizi Centrali della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. Imperiale è collocato ai primi posti dell’elenco dei latitanti di
Noto agli inquirenti come Lello di Ponte Persica, frazione del medesimo comune partenopeo, è stato capace di costruire un imponente network di trafficanti internazionali, in particolare di cocaina. L’attività di brokeraggio internazionale e il rapporto d’affari con la criminalità organizzata partenopea sono stati cristallizzati nella prima decade del 2000, quando sono stati documentati contatti con camorristi del clan Di Lauro di Secondigliano, tra cui Elio Amato e Antonio Orefice. Tale legame è sopravvissuto alla scissione degli Amato dai Di Lauro.
Nel corso degli anni sono stati numerosi gli arresti ed i sequestri che hanno colpito l’organizzazione di Imperiale: tra questi si ricorda il maxi-sequestro di 1.330 kg di cocaina avvenuto a Parigi il 20 settembre 2013, quando nell’occasione è stato tratto in arresto il fedelissimo Aprea Vincenzo, al quale era stato affidato il compito di sovrintendere all’importazione della droga proveniente da Caracas in Venezuela: era arrivata con un volo di linea Air France. Il patrimonio illecitamente accumulato ha permesso a Imperiale di acquistare sul mercato nero due dipinti di Van Gogh di valore inestimabile, rubati nel 2002 ad Amsterdam in Olanda e ritrovati dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli in una vecchia villa a Castellamare di Stabia nel 2016. Il 22 gennaio 2021 Imperiale ha rilasciato un’intervista dichiarandosi estraneo alla vicenda, asserendo di aver comprato i preziosissimi quadri in quanto appassionato di arte. Il Ministero di Giustizia sta perfezionando in questo periodo le intese per completare la procedura di estradizione in tempi brevi. Questo comunicato è rilasciato su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli.