Caro cittadino che eri convinto che i problemi complessi si possono risolvere con le maniere forti, che dici dopo 20 anni di guerra in Afghanistan? Cosa immaginavi di questa guerra? Come credevi sarebbe andata a finire?

Quando al bar, tra un caffè e un cornetto, mi hai detto che bisognava debellare il terrorismo, liberare le donne afghane, portare la democrazia e la civiltà in quel paese disperato, come te lo immaginavi il futuro?

Mi accusavi di non voler fare nulla. Di essere insensibile al dolore. La questione era invece che noi, che a questa guerra ci siamo opposti con tutti i mezzi pacifici esistenti, avevamo un’idea più realistica e terribile della guerra e la coscienza che sarebbe stato un bagno di sangue e non avrebbe risolto i problemi: non avrebbe liberato le donne afghane, non avrebbe estirpato il terrorismo.

Poi è successo quel che non poteva non succedere: 47mila morti civili, in maggioranza donne e bambini. Perché sbagliano gli artiglieri e sbagliano i droni lanciamissili. E poi era inevitabile dimenticarsi di costruire ospedali e scuole, offrire assistenza ai poveri e allo sviluppo. Per migliorare la qualità della vita degli afghani sono state spese cifre ridicole. Per ammazzare la gente invece solo gli Usa hanno speso mille miliardi di dollari. E mica si poteva pretendere di evitare che qualche militare si prendesse qualche libertà con le donne afghane. Sai com’è, a uno gli bombardi la casa, gli stupri la figlia, gli ammazzi il cognato… Poi s’incazza.

E mica si poteva vietare alle ditte che arrivano al seguito degli eserciti cristiani di portarsi dietro i loro mercenari per protezione. Che poi questi mercenari non si siano comportati sempre bene e che alcuni abbiano fatto comunella con la malavita locale era un male minore. E anche il dover sostenere politici locali corrotti e piccoli signori della guerra, tanto utili contro i talebani, è stato un altro male minore. Ti ricordi quel che fecero in Sicilia quando sbarcarono per sconfiggere fascisti e nazisti? Si misero preventivamente d’accordo con la mafia, tant’è che subito dopo lo sbarco gran parte dei sindaci delle cittadine liberate erano capimafia. E cosa dovevano fare? La guerra è così…

Quando c’è una guerra ci sono i morti e le prostitute per i soldati… A Kabul poteva essere diverso? Così si sarà passati dalle donne col burqa alle prostitute minorenni. Ma mica puoi tagliare l’uccello a decine di migliaia di soldati giovani e virili! E poi ci sono le opportunità: quando ci sono militari di più di dieci paesi, spie internazionali, speculatori, pescecani che si contendono gli appalti, succede che su certe cose qualcuno arriva a patti col nemico… Si combatte ma si fanno anche affari. È sempre stato così… Da quando esiste la guerra. Soprattutto se un paese è molto ricco. In Afghanistan, ad esempio c’è la ricchezza dell’oppio: lì cresce proprio bene. E allora: i talebani hanno bisogno di soldi per le armi. Ma gli va anche bene scambiare oppio direttamente con armi. E vuoi che non ci sia qualcuno che ruba qualche fucile e qualche mortaio e poi si organizza per spedire a casa l’oppio che ha ricevuto in cambio?

Vent’anni fa sotto i talebani l’Afghanistan produceva meno del 5% dell’oppio del mondo. Oggi produce più del 90% dell’oppio del mondo. Hai idea di che montagna di soldi stiamo parlando? E non si limita a produrre oppio, oggi si calcola siano attive almeno 190 raffinerie che trasformano l’oppio in eroina. Si guadagna di più. E vogliamo parlare dei miliardi di dollari per ricostruire dopo che sono passati cacciabombardieri? L’abbinata mafia/appalti ti dice niente?

E poi un bel giorno il più potente esercito del mondo si accorge che è tutto un grande casino, sono più i proiettili rubati di quelli sparati, non si riescono a tenere a bada i mercenari, la mafia locale ha fatto un patto con la mafia europea e Usa e i talebani; signorotti locali muniti di milizie autonome fanno quel cavolo che vogliono e taglieggiano i cittadini, la polizia è impotente, la polizia militare è impotente… E non si riesce a sconfiggere i talebani e niente funziona come doveva. E la gente odia il più grande esercito del mondo perché non ha fatto niente per loro, ha appoggiato i corrotti, corrotto le ragazze, ammazzato innocenti per sbaglio, dato potere all’industria del crimine.

E un bel giorno gli Usa decidono che hanno speso abbastanza, hanno avuto abbastanza morti e via, tornano tutti a casa. E la gente che ha creduto nella Grande Alleanza contro il Terrore se la piglia in saccoccia e o scappa o muore. Oplà, ci sono centomila profughi afgani alle porte! Che si fa? Niente? Hanno illuso la gente, e poi sono spariti come è successo in Vietnam e in Somalia. In Iraq, Siria e Libia è andata diversamente, ma non di molto, la ciccia è la stessa…

La guerra non funziona se vuoi la libertà e la democrazia. Funziona se vuoi vendere armi, rubare, far traffici e stuprare.

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