Duro intervento di Don Luigi Ciotti alla festa nazionale di Legambiente di Rispescia, in provincia di Grosseto. “Alla vigilia della guerra in Iraq 110 milioni di persone scesero in piazza per dire no a quella guerra e noi non possiamo dimenticare tutto questo” ha detto il presidente dei Libera a proposito della crisi in Afghanistan. Ciotti ricorda la manifestazione di Genova nel 2001, in occasione del G8: “Ci hanno definito ‘No Global’ ,ma lo slogan era ‘un altro mondo è possibile’ e dopo 20 anni non solo è possibile ma necessario. Si denunciano i forti limiti di un sistema liberista che ancora, con la forte proposta di un modello alternativo”. Manifestazione che precedette di pochi giorni l’11 settembre con l’attentato alle Torri Gemelle.
Quello che sta avvenendo è una vergogna di cui l’Occidente è responsabile – afferma Don Luigi – e anche noi siamo responsabili, abbiamo fatto i cortigiani delle grande potenze. E ora lasciamo gli afghani in una situazione drammatica e non basta dire abbiamo sbagliato tutti, perché era stato denunciato tutto questo già 20 anni fa”. Durante il suo intervento, Don Ciotti critica anche le normative europee, che non riescono ad arginare le mafie “che sono sempre più forti”. E accusa l’ipocrisia di Italia e degli Stati europei, ricordando Patrick Zaky e Giulio Regeni. “Noi abbiamo dato 898 milioni di armamenti lo scorso anno all’Egitto e l’Europa da soldi ad un dittatore per tenersi due milioni e mezzo di profughi e la storia della Libia è sotto gli occhi di tutti e le Ong vengono etichettate ed umiliate, mentre tra mille difficoltà vanno in mare a soccorrere i migranti. Serve una riflessione – e conclude – la parola più importante questa sera è urgenza”
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