A una settimana dalla presa di Kabul da parte dei talebani, la tensione e il caos intorno all’aeroporto della capitale da dove partono gli aerei per le evacuazioni resta ancora altissima. Solo nelle ultime 24 ore sette persone sono morte nella calca mentre cercavano di avvicinarsi allo scalo per lasciare il Paese ed è scattato l’allarme per la scomparsa di diversi bambini. In una settimana si contano almeno 20 vittime: sono tutti civili afghani. La situazione rischia di aggravarsi ulteriormente e il presidente Usa, Joe Biden, ha deciso per la mossa estrema: mobilitare l’aviazione civile. Così sei compagnie aeree statunitensi – dall’American Airlines a Delta passando per United – metteranno a disposizione alcuni aerei di linea (all’inizio 18) per aiutare a trasportare in Europa e negli Stati Uniti le persone evacuate da Kabul a bordo dei cargo militari. Il summit straordinario del G7 è stato convocato per martedì 24 agosto da Boris Johnson, che detiene la presidenza annuale del formato. “È fondamentale – ha sottolineato il premier britannico – che la comunità internazionale collabori per garantire evacuazioni sicure, prevenire una crisi umanitaria e sostenere il popolo afghano“.
L’allarme per i bambini – Sempre più bambini si stanno perdendo e scompaiono all’aeroporto di Kabul. L’allarme è stato lanciato da media locali come l’emittente ‘Ariana‘, che ha raccontato la storia di una famiglia della capitale afghana che si sta prendendo cura di un bambino rimasto incastrato nel filo spinato e che, nonostante gli sforzi, non è ancora riuscita a rintracciare i suoi genitori. Il bambino, che ha circa 6 anni, ha dichiarato che la sua famiglia è arrivata in aeroporto per fuggire dal Paese. Apparentemente suo padre è caduto tra la folla e da quel momento in poi il bambino ha perso i contatti con entrambi i genitori. Giornalisti locali riferiscono che diverse persone stanno postando foto di bambini scomparsi all’aeroporto.
La resistenza di Massoud: “Sì al dialogo, no alla resa” – L’ex presidente afghano Hamid Karzai e l’ex vice primo ministro del Paese Abdullah Abdullah hanno incontrato i talebani nell’ambito dei colloqui iniziati questo fine settimana tra il movimento e ciò che resta dell’ex governo per chiarire il futuro politico del Paese. Intanto anche Ahmed Massoud, figlio del leggendario ‘Leone del Panshir’ che guida la resistenza nel nord, in un’intervista al giornale arabo al Sharq al Awsat ha aperto al dialogo con i talebani: “Siamo pronti a formare un governo inclusivo, ma quello che non è accettabile è la formazione di un governo caratterizzato dall’estremismo”. Massoud ha anche dichiarato di essere “disponibile a perdonare il sangue di mio padre per portare pace, sicurezza e stabilità nel paese”. Poi però ha precisato che le sue parole non sono una resa: la guerra sarà “inevitabile”, ha aggiunto, se i fondamentalisti rifiutano il dialogo. I talebani fanno sapere di aver inviato “centinaia di mujaheddin” nel Panshir per costringerli alla resa. I combattenti della resistenza hanno replicato che “sono pronti a mandare i diavoli all’inferno”.
Biden e il ponte aereo civile – Con le condizioni di sicurezza intorno all’aeroporto di Kabul che si deteriorano di ora in ora, l’amministrazione Biden ha attivato la Civil Reserve Air Fleet per provare ad aumentare il ritmo delle evacuazioni. L’annuncio arriva dal Pentagono, spiegando che 18 aerei commerciali saranno utilizzati per fare la spola tra gli Usa e le basi statunitensi in Qatar, Germania e Bahrein, dove si trovano in attesa molte persone già evacuate dall’Afghanistan. La Civil Reserve Air Fleet fu creata nel 1952 allo scopo di fornire al Pentagono aerei civili in caso di emergenze. Solo due volte si è ricorsi a una decisione così estrema come quella presa in queste ore da Biden: in occasione della prima guerra del Golfo nel 1991 e della guerra in Iraq nel 2002.
CRONACA ORA PER ORA
20.07 – Emergency: “Il nuovo governo ci ha assicurato collaborazione”
“Nella giornata di oggi siamo riusciti ad aver contatto con l’attuale ministro della Salute pubblica del nuovo governo che ci ha assicurato un appoggio da parte loro e completa collaborazione, quindi adesso siamo più tranquilli da quel punto di vista”. Lo ha detto parlando a a Sky TG24 Alberto Zanin, coordinatore medico a Kabul del Centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency.
19.38 – La resistenza nel Panshir: “Pronti a mandare i diavoli all’inferno”
“Fonti ci confermano che finora va tutto bene” e che i combattenti della resistenza “sono pronti a mandare i diavoli all’inferno prima che entrino per vedere il Paradiso”. Così l’account twitter Panshir Province, riconducibile alla resistenza, dopo che i talebani hanno annunciato che “centinaia di mujahidin” sono diretti verso la valle del Panshir, ultima sacca della resistenza ai militanti che da una settimana controllano l’Afghanistan.
19.14 – Talabeni: “Centinaia di mujaheddin diretti verso il Panshir”
“Centinaia di mujaheddin dell’Emirato islamico sono diretti verso il Panshir per controllarlo, dopo che funzionari locali hanno rifiutato di arrendersi pacificamente”. Lo scrivono sul loro account twitter in arabo i Talebani, dopo che questa mattina avevano dato un ultimatum di quattro ore alla resistenza nella regione nel nord dell’Afghanistan guidata da Ahmes Massoud, che ha più volte ribadito il suo no alla resa.
18.04 – Di Maio: “Ben venga G7, ma con Draghi lavoriamo a G20 straordinario”
“Ben venga il G7 convocato per martedì” ma con il premier Mario Draghi si lavora alla convocazione di un G20 straordinario, che vede “al tavolo attori come Russia e Cina, Paesi come l’India”, i quali rappresentano un punto cruciale della strategia complessiva rispetto all’Afghanistan”. Lo ha evidenziato Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, intervenendo al Meeting di Rimini per l’amicizia dei popoli.
17.48 – Di Maio: “Terrorismo non deve tornare in Afghanistan”
Il terrorismo “non deve tornare ad annidarsi in Afghanistan. Sarà fondamentale, in tal senso, che la comunità internazionale eserciti anche un’azione rafforzata di contrasto ai traffici di droga e per l’eliminazione della produzione di oppio in Afghanistan. Dovremo costruire alleanze e coinvolgere una pluralità di Paesi attorno a questi obiettivi comuni: specie quelli della regione, che condividono questa preoccupazione, oltre a Russia e Cina, attori imprescindibili in questo scenario”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Meeting di Cl.
17.24 – Di Maio: “Finora evacuati circa 1.600 civili afghani. Piano è di trasferirne 2.500”
“L’Italia, presente con il console e un nucleo di militari presso l’aeroporto di Kabul, continua a lavorare per portare in salvo i collaboratori e gli attivisti che vogliono lasciare il Paese. Abbiamo evacuato finora circa 1.600 civili afghani, nostri ex collaboratori e loro familiari. Il piano è di trasferirne in Italia circa 2.500”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Meeting di Cl.
16.37 – Massoud: “Nessuna resa, guerra inevitabile se non ci sarà governo inclusivo”
Nessuna resa, ok ad un governo inclusivo con la partecipazione dei Talebani, ma la guerra sarà “inevitabile” se i militanti islamici rifiutano il dialogo. Sono i concetti ribaditi da Ahmed Massoud, figlio del ‘Leone del Panshir’ ucciso dai Talebani il 9 settembre del 2001, due giorni prima degli attacchi alle Torri gemelle, in un’intervista ad al Arabiya. “Abbiamo affrontato l’Unione Sovietica, saremo in grado di affrontare i Talebani”, ha detto, dopo che i militanti hanno dato questa mattina un ultimatum di 4 ore perché la Valle del Panshir, ultimo nucleo della resistenza, si arrenda.
Il figlio di Ahmed Shah Massoud ha poi ribadito di essere pronto a perdonare gli assassini di suo padre se questa è la condizione per la pace e la sicurezza in Afghanistan, tornando a chiedere la formazione di un governo inclusivo. Ma se i Talebani rifiuteranno il dialogo, la guerra sarà “inevitabile”.
16.28 – Fratello dell’ex presidente Ghani accetta l’autorità dei talebani
Hashmat Ghani, fratello dell’ex presidente afghano Ashraf Ghani, ha dichiarato di aver accettato l’acquisizione del Paese da parte dei talebani, ma ha chiesto la formazione di un governo inclusivo. Parlando ad Al Jazeera dalla sua casa di Kabul ovest, Ghani ha affermato che il riconoscimento del nuovo ordine a Kabul è una necessità “per il popolo afghano” in un momento in cui le forze straniere sono a pochi giorni dal loro ritiro definitivo.
16.03 – Slovenia, premier Jansa: “Ue non aprirà corridoi umanitari”
L’Unione europea non aprirà corridoi umanitari per i profughi dall’Afghanistan né consentirà che si ripeta la grave crisi migratoria del 2015. Lo ha detto il premier conservatore sloveno Janez Jansa, il cui Paese detiene la presidenza di turno semestrale della Ue. “Non ripeteremo gli errori strategici del 2015. Aiuteremo solo coloro che ci hanno aiutato durante la missione Nato e i Paesi membri della Ue che difendono i nostri confini esterni”, ha detto Jansa citato dai media serbi. “Non è compito della Ue o della Slovenia aiutare e pagare per tutti coloro che fuggono nel mondo”, ha aggiunto il premier sloveno le cui posizioni in tema di migranti sono vicine a quelle dell’ultraconservatore ungherese Viktor Orban e degli altri capi di governo del Gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia)
14.57 – Johnson: martedì riunione dei leader del G7
“Martedì convocherò i leader del G7 per colloqui urgenti sulla situazione in Afghanistan. È fondamentale che la comunità internazionale collabori per garantire evacuazioni sicure, prevenire una crisi umanitaria e sostenere il popolo afghano per assicurarsi le conquiste degli ultimi 20 anni”. Lo scrive su Twitter il primo ministro britannico Boris Johnson.
14.45 – Fonti ad Ap: i talebani rapiscono figli dei combattenti della resistenza
I talebani starebbero rapendo i figli di chi partecipa alla resistenza organizzata contro di loro in montagne e valli a nord di Kabul, dove una resistenza organizzata sta combattendo sotto la bandiera di ‘Rivolta del popolo’. È quanto riferiscono all’agenzia LaPresse/Ap quattro funzionari. Khair Mohammad Khairkhwa, ex capo dell’intelligence nella provincia di Balkh, nonché Abdul Ahmad Dadgar, altro leader della rivolta, affermano che i combattenti talebani hanno attaccato le case dandole alle fiamme mentre portavano via i bambini. Altri due funzionari coperti dall’anonimato, inoltre, sostengono che i talebani abbiano rapito bambini figli di combattenti. I talebani non hanno risposto a richieste di commento sui combattimenti
14.32 – Aereo Usa in arrivo a Sigonella
Un aereo proveniente dall’Afghanistan con militari statunitensi e cittadini afghani richiedenti visto asilo speciale agli Usa e afghani vulnerabili è previsto atterri nel primo pomeriggio nell’aeroporto militare di Sigonella. E’ quanto si apprende dall’ufficio stampa Nas Sigonella.
14.01 – Usa, ordinato l’uso di 18 aerei commerciali
Il Pentagono ordina l’uso d’emergenza di 18 aerei commerciali Usa per trasportare gli afghani evacuati dopo che siano stati portati via da Kabul.
13.33 – Almeno 20 morti in una settimana all’aeroporto di Kabul
Sono almeno 20 le persone morte negli ultimi sette giorni nell’ambito delle evacuazioni dall’aeroporto di Kabul. Lo ha riferito un funzionario della Nato, citato dall’agenzia di stampa Reuters sul suo sito. “Le nostre forze stanno mantenendo una rigida distanza dalle aree esterne dell’aeroporto di Kabul per evitare scontri con i talebani”, ha dichiarato il funzionario.
12.51 – Massoud “apre” ai talebani: “Pronto a governo inclusivo” – Ahmed Massoud, figlio del leggendario ‘Leone del Panshir’, eroe della resistenza ai sovietici, apre ai talebani, ma a condizione che il loro governo non sia estremista. In un’intervista al giornale arabo al Sharq al Awsat, Massoud, che guida la resistenza nel nord, ha detto: “Siamo pronti a formare un governo inclusivo con i Talebani attraverso negoziati politici, ma quello che non è accettabile è la formazione di un governo afghano caratterizzato dall’estremismo, che porrebbe una seria minaccia, non solo all’Afghanistan ma alla regione ed al mondo intero”.
12.29 – Due basi spagnole spagnole per accogliere rifugiati – Due basi militari nel sud della Spagna saranno utilizzate per accogliere i rifugiati afghani che hanno lavorato con gli Stati Uniti. Lo hanno concordato il presidente americano Joe Biden ed il premier spagnolo Pedro Sanchez in una telefonata ieri a tarda sera durata 25 minuti, ha reso noto il governo di Madrid. “Pedro Sanchez e Joe Biden – si legge in una nota – hanno concordato l’uso delle basi di Morton e Rota per ospitare per gli afghani che hanno lavorato con gli Stati Uniti in attesa di viaggiare verso altri Paesi”. Nella notte un aereo con 110 rifugiati afghani era arrivato all’hub creato dalla Ue a Torrejon, fuori Madrid: a bordo anche 36 persone che avevano lavorato con gli Stati Uniti.
12.25 – Sky News: “Almeno 20 morti in una settimana” – Sono almeno 20 persone sono morte negli ultimi sette giorni all’interno e nei pressi dell’aeroporto di Kabul durante le operazioni di evacuazione. Lo riporta Sky News su Twitter con una breaking in cui si citano fonti diplomatiche della Nato.
11.24 – Da Olanda 10 fondo da milioni – Il governo olandese donerà 10 milioni di euro per finanziare aiuti come cibo, acqua potabile e forniture mediche per gli afghani. Il ministero degli Esteri ha detto che il denaro andrà al Fondo umanitario per l’Afghanistan che può essere sfruttato dalle organizzazioni delle Nazioni Unite e dalle ong che lavorano nel Paese. Il ministro per il commercio estero e la cooperazione allo sviluppo, Tom De Bruijn, ha dichiarato: “Vogliamo sostenere la popolazione afghana in queste difficili circostanze”. Nel frattempo, il ministero della Difesa olandese ha dichiarato che un aereo è arrivato nei Paesi Bassi domenica trasportando 160 passeggeri dall’Afghanistan. Non ha rivelato le nazionalità degli sfollati.
11.13 – Blair: “Ritirare truppe tragico e pericoloso” – Tony Blair, ex primo ministro britannico che ha dispiegato truppe in Afghanistan 20 anni fa dopo gli attacchi dell’11 settembre, afferma che la decisione degli Stati Uniti di andarsene ha “allietato ogni gruppo jihadista in tutto il mondo”. In un lungo saggio pubblicato sul suo sito web nella tarda serata di sabato, Blair ha affermato che la decisione di ritirare le truppe è stata “tragica, pericolosa, non necessaria”. Ha aggiunto che la Gran Bretagna ha un “obbligo morale” di rimanere fino a quando “tutti coloro che ne avranno bisogno saranno stati evacuati” .
11.11 – Donna partorisce su C-17 dell’Us Air Force – Una donna afghana ha partorito a bordo di un C-17 Globemaster dell’Us Air Force impegnato nelle operazioni di evacuazione dall’Afghanistan. La donna, si legge in una nota dell’Us Air Mobility Command, è entrata in travaglio durante il volo verso la base aerea di Ramstein in Germania da una base di sosta in Medio Oriente non meglio precisata. L’afghana ha iniziato ad avere complicazioni e il pilota è sceso di quota per aumentare la pressione dell’aria nell’aereo. Una manovra che, secondo il Mobility Command, le avrebbe salvato la vita. “Subito dopo l’atterraggio, gli aviatori dell’86esimo Mdg sono saliti a bordo” si legge nella nota secondo cui la bambina è nata nella stiva dell’aereo. Madre e figlia sono in buone condizioni.
10.59 – Ministero della Difesa italiano: 2100 afghani salvati – Da giugno scorso, quando con l’operazione Aquila 1 furono portati nel nostro Paese 228 afghani, sono circa 2100 i cittadini afghani tratti in salvo e circa 1300 quelli trasferiti in Italia. Lo rende noto il Ministero della Difesa.
07.17 – Arrivati a Fiumicino altri 211 cittadini afghani – Altri 211 afghani tra ex collaboratori e loro familiari, evacuati da Kabul via Kuwait City nell’ambito del ponte aereo organizzato dalla Difesa, sono giunti stamattina poco dopo le 7 all’aeroporto di Fiumicino a bordo di un Boeing KC767 dell’Aeronautica militare. Ultimata la profilassi sanitaria anti Covid, i rifugiati verranno successivamente trasferiti con pullman dell’Esercito presso strutture a loro dedicate. Per l’operazione ‘Aquila Omnia’, pianificata e diretta dal Comando operativo di vertice interforze (Covi) comandato dal generale Luciano Portolano, la Difesa ha messo in campo otto aerei: quattro KC767 che si alternano tra l’area di operazione e l’Italia e altrettanti C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait da dove parte il ponte aereo per Kabul.
05.19 – Biden parlerà alla nazione – Joe Biden parlerà di nuovo al Paese in serata (le 22 ora italiana) per aggiornare gli americani sugli sviluppi delle operazioni di evacuazione da Kabul, dopo aver ricevuto l’ennesimo briefing nella Situation Room della Casa Bianca dal suo team per la sicurezza nazionale. Lo rende noto la Casa Bianca. Biden farà anche il punto sull’emergenza dell’uragano Henri, che in queste ore si abbatte sulla costa nordorientale degli Stati Uniti.