Dal meeting di Rimini, il ministro dell'istruzione si è espresso in merito all'avvio dell'anno scolastico e ha sottolineato l'importanza di collaborare per scongiurare il ricorso alla dad
“Sono qui per confermarvi che tutto il Governo sta lavorando per un ritorno in presenza“. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi si esprime così sul rientro in classe a margine di un convegno al Meeting di Cl. “Noi siamo convintissimi di questo, abbiamo lavorato su questo già da primavera, abbiamo portato in presenza tutti i bambini e i ragazzi, fatto tutti gli esami di maturità e abbiamo tenuto aperto le scuole anche in estate. In questo momento stiamo investendo una quantità di risorse, oltre due miliardi, come mai si è visto”.
Per quanto riguarda il personale, cioè insegnanti e operatori, Bianchi specifica che “c’è un set di regole chiare, che abbiamo ovviamente dato seguendo le indicazioni del Cts. Dicono in maniera molto evidente che tutti coloro che hanno un Green pass saranno presenti all’inizio della scuola a settembre, invece coloro che non hanno un Green pass, come dice la norma attuale, saranno sospesi“. La possibilità di evitare la didattica a distanza, però “Si fa solo con la partecipazione di tutti, non è solo una questione del governo: è tutto il paese che si rimette in movimento partendo dalla sua scuola. Questo – ha concluso Bianchi – è il significato della mia presenza qui a Rimini (dove si svolge il meeting, ndr): avere coraggio, il coraggio di un paese, il coraggio di tutta la scuola”