“Tutti i diplomatici che sono ancora all’aeroporto di Kabul lavorano alle operazioni di evacuazione. L’ambasciatore Sandalli è stato il primo a dire di voler restare, ma noi abbiamo fatto una valutazione operativa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio replicando alle Commissioni esteri e difesa di Camera e Senato rispondendo alle domande di esponenti dell’opposizione che contestavano il rientro dell’ambasciatore italiano. “Abbiamo deciso di prendere il capo missione e portarlo a lavorare all’Unità di crisi della Farnesina e tenere gli operativi sul campo” ha spiegato il ministro. ” In questo momento – ha concluso – in Afghanistan ci sono ancora 32 italiani che non vogliono tornare. Se volessero farlo li evacueremo”
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