Il bimbo è stato visitato ad Adria, Chioggia e Padova. Il governatore Zaia: "Un'operazione super partes, per ricostruire il percorso e sentire gli operatori di tutti gli ospedali e valutare le cartelle cliniche"
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha predisposto l’invio di un’ispezione negli ospedali di Adria, Chioggia e Padova in relazione alla morte del bambino di 5 anni avvenuta lunedì mattina. Lo rende noto lo stesso ministero della Salute. Il bambino, risultato negativo al Covid 19, è morto all’ospedale di Padova dopo una serie di visite in vari ospedali per problemi respiratori. Il Presidente del Veneto Luca Zaia ha annunciato che l’ispezione sarà “super partes, per ricostruire il percorso e sentire gli operatori di tutti gli ospedali e valutare le cartelle cliniche. Davanti a una tragedia come questa non potevamo fare altrimenti. L’assessore alla sanità Manuela Lanzarin ha avviato gli accertamenti per fotografare subito la situazione. Immagino che altre autorità apriranno un fascicolo“.
In tutto sono tre gli ospedali della regione per i quali è passato il bambino. Il 22 agosto era stato visitato all’ospedale di Adria, vicino a Rovigo, da cui è stato dimesso con la diagnosi di gastroenterite. Come riferito dall’Ulss 3 Serenissima era stato in seguito ricoverato in Pediatria a Chioggia, vicino a Venezia, per il perdurare dei sintomi. Colpito da un arresto cardiaco, è stato stabilizzato in tarda serata. Poco dopo si sono manifestati altri due episodi, gestiti con le manovre di rianimazione. Di nuovo stabilizzato, il bambino è stato condotto nella terapia intensiva pediatrica di Padova in nottata, verso le 3. Alle 7 di mattina è morto per un ulteriore peggioramento delle condizioni.
L’Ulss 3 precisa che i sanitari avevano riscontrato problemi gastroenterologici e cardiaci ma non respiratori, come era stato ricostruito in un primo momento. Le indagini diagnostiche e autoptiche, sottolinea la dirigenza sanitaria veneziana, sono attualmente in corso: pertanto non è ancora possibile trarre conclusioni sulle cause della morte. Per la nonna materna Carla, il piccolo non soffriva di nessuna patologia. “S’è sentito male sabato notte, accusava continui episodi di vomito e a quel punto i genitori hanno deciso di portarlo in ospedale”, ricostruisce la donna. “A Chioggia, la situazione sembrava stabilizzata”. Il bimbo, precisa ancora la nonna, era risultato negativo al Covid. Stasera alle 21 i genitori hanno previsto un momento di preghiera per ricordarlo nella parrocchia di San Pio X di Taglio di Donada.